Rimini. Mette incinta cameriera e poi la denuncia per estorsione

Rimini. Mette incinta cameriera e poi la denuncia per estorsione

Andrea Rossini – Corriere Romagna: LA GIOVANE DONNA A PROCESSO: «NESSUN RICATTO» / Mette incinta cameriera e poi la denuncia per estorsione / L’albergatore temeva la reazione della moglie, ma adesso al processo non ricorda di aver subito delle vere minacce e l’accusa vacilla: domani il verdetto

RIMINI. Subì un bieco ricatto o denunciò strumentalmente l’amante per liberarsi di lei? Secondo l’accusa un albergatore avrebbe dato del denaro, pagato l’affitto di un appartamento e intestato un’utilitaria a una giovane cameriera alle sue dipendenze per “comprare”il suo silenzio. Lui, infatti, era un uomo sposato, lo è anche oggi, e la cameriera, rimasta incinta durante la relazione clandestina, ai suoi occhi rappresentava una “minaccia ”. All’epoca dei fatti, l’alberga – tore la denunciò ai carabinieri spiegando di essere ricattato: «O pago oppure lei spiffera tutto a mia moglie». Oggi la giovane donna, nel frattempo divenuta madre di un bambino che porta il suo stesso cognome e va alla scuola materna, è a processo per estorsione aggravata ai danni dell’ex datore di lavoro (la sentenza è prevista per domani). Quando lui cercò di porre un freno alle crescenti richieste economiche della donna, stando al capo d’imputazione, lei – spalleggiata da un amico – avrebbe minacciato di rendere pubblica la relazione e soprattutto la circostanza che aveva già in grembo un figlio, frutto a suo dire della storia d’amore. (…)

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