Rimini. “Giulia era sempre stata bene Non si può morire così a 26 anni”

Rimini. “Giulia era sempre stata bene Non si può morire così a 26 anni”

Manuel Spadazzi – Il Resto del Carlino: “Giulia era sempre stata bene Non si può morire così a 26 anni” / Il dolore del fratello e dei colleghi della ragazza stroncata da un infarto 

RIMINI. «Vuoi anche un po’ di pizza, come al solito?». Giulia, col suo solito sorriso, è scesa dall’auto ed è entrata nel forno, mentre il fidanzato Denis l’attendeva in macchina. E’ stato l’ultimo momento in cui l’ha vista. Pochi minuti dopo l’arrivo dell’ambulanza in via Lagomaggio. E nonostante i tentativi di rianimarla, per Giulia Cesarini non c’era più nulla da fare: è morta poco dopo l’arrivo in ospedale. Oggi sarà eseguita l’autopsia sul corpo della 26enne di Pesaro e da anni residente a Rimini, deceduta improvvisamente sabato mattina mentre faceva spesa in un forno di via Lagomaggio. Ma per i familiari ormai ci sono pochi dubbi: è stato un infarto a stroncare la giovane vita di Giulia. L’autopsia potrebbe rivelarne le cause, non si esclude una malformazione congenita, che però prima non si era mai manifestata. I familiari, il fidanzato e gli amici della giovane, che lavorava da un anno al laboratorio Sealab di Santarcangelo, sono distrutti dal dolore. «Morire così, a 26 anni, è assurdo – dice in lacrime uno dei fratelli della ragazza, Francesco Cesarini – Giulia era il punto di riferimento della nostra famiglia: sempre così solare, determinata, piena di voglia di vivere. Per me era tutto, non so come faremo senza Giulia».

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