L’Informazione di San Marino: I vertici del Fondo monetario relazionano sullo stato di salute di San Marino e avvertono: “S’inizi dalle banche con soluzioni concrete e permanenti” / Il Fmi mette in guardia il Paese: “subito le Riforme Piu’ si aspetta piu’ sara’ costoso risolvere i problemi” / Crescita giù: al 2% nel 2016 all’1,5% nel 2017 Celli: “Ci sono gli indicatori per ripartire, il 2018 sarà decisivo Serve una spending review permanente”
SAN MARINO. Nel giorno del Fmi day, dagli economisti americani giunti a San Marino per verificare lo stato di salute economico-finanziaria del Paese si attendevano discorsi approfonditi, ricchi di dati, cifre, e soprattutto di suggerimenti e magari anche aut aut. E, invece, dal discorso del capo delegazione Shirono Kazuco i presenti, i segretari: alle Finanze, Simone Celli; agli Esteri, Nicola Renzi, e all’Industria, Andrea Zafferani, oltre ai giornalisti intervenuti, hanno potuto ascoltare solo poche raccomandazioni. Di cui una, però, categorica e che lascia poco spazio alle interpretazioni: “Le riforme sono indispensabili e vanno fatte immediatamente. Più si aspetta e più sarà costoso risolvere i problemi”. Insomma, non c’è più tempo da perdere se si vuole invertire la rotta e rilanciare il Paese salvandolo dalla morsa della crisi in cui è piom- bato in questi anni. E Shirono proprio per esprimere al meglio il suo pensiero entra nel cuore dei problemi sammarinesi, e cioè il sistema bancario: “Da dieci anni – ricorda l’economista – i programmi messi in campo per il settore finanziario e bancario hanno implicato dei costi molto elevati per lo Stato. (…)