San Marino. La Nazionale cede per 3-1 contro il quotato Kuwait

San Marino. La Nazionale cede per 3-1 contro il quotato Kuwait

SAN MARINO. Nulla da fare per la nazionale di Futsal di San Marino, messa ko dal Kuwait.

[c.s.] Nel pomeriggio di oggi la Nazionale di Futsal ha chiuso la sua esperienza alla Futsal Week Winter Cup disputando la seconda e ultima gara del girone, quella con il Kuwait. La formazione medio-orientale si è imposta con il risultato di 3-1, chiudendo così il torneo a punteggio pieno e di conseguenza in vetta alla graduatoria del girone. Ieri, infatti, è stato il Montenegro a soccombere sotto i colpi degli emiri, che si sono imposti per 3 reti a 0. Un risultato, quest’ultimo, che non racconta fedelmente la supremazia esercitata da una Nazionale ben posizionata nel ranking mondiale.

Alla luce di questo, è facile immaginare che l’impegno che attendeva oggi la Nazionale sammarinese era di quelli che possono far tremare le gambe.

Ma la Selezione allenata da Osimani, colpita dalle assenze degli infortunati Michelotti e Colombini, si è comportata bene, chiudendo il primo tempo sul passivo di 3-0 (a segno Alwadi, Altarsi e Alfadhel tra il 2’ e il 20’ minuto) e riuscendo, nella ripresa, non solo a rinforzare la propria tenuta difensiva, ma addirittura a trovare la via del gol. A finire sul taccuino dei marcatori è stato Alex Mattioli, uno dei tanti debuttanti che il C.T. Osimani ha voluto portare con sé in questa esperienza utile per gettare le basi della Nazionale del prossimo futuro.

Ed è proprio il Commissario Tecnico a raccontare l’andamento della gara di oggi e le sensazioni del pre partita: “Un po’ di timore c’era, ed era dovuto al fatto che loro avevano battuto il Montenegro, e anche con una certa scioltezza. Noi, invece, con lo stesso avversario avevamo sofferto. Quello che ci impensieriva era soprattutto l’intensità del gioco, anche perché, essendo alla terza partita, eravamo un po’ stanchi. Nel primo tempo, sul 3-0 per loro, ci siamo un pochino preoccupati. Con questo non intendo dire che non stessimo giocando bene, anzi. Poi però, piano piano li abbiamo tenuti lì e siamo stati bravi ad agire in contropiede. Alla fine, complessivamente, abbiamo fatto una bella partita.”

Osimani si dice soddisfatto dell’esperienza croata nel suo complesso. E per spiegarlo si affida ai numeri: “Prendiamo i dati oggettivi: abbiamo preso sette gol in tre partite e ne abbiamo fatto uno. La media dei gol subiti è di poco più di due a partita, e per noi sarebbe un trend ottimale. Tanto per avere un metro di paragone, ne abbiamo presi due dal Montenegro che nelle ultime qualificazioni ne ha fatti undici alla Svezia. Il Kuwait, invece, è una squadra che ha disputato i Mondiali. È quadrata, gioca bene. Devo dire che, nel complesso dei tre impegni, il nostro è stato un andamento in crescendo. Certo, perdere non è mai bello, ma è anche vero che di fronte, oggi, c’era una squadra molto valida.”

Le note più liete sono quelle che vengono dal capitolo debuttanti, di cui questa Nazionale sperimentale era abbondantemente infarcita: “Questo è l’aspetto più positivo di questa esperienza. Bisogna considerare che più del 50% della nostra rosa era composto da debuttanti. E anche che questa edizione del torneo era più competitiva rispetto a quella a cui abbiamo partecipato l’anno scorso. Le avversarie di oggi, stando al ranking, sono superiori. Sono soddisfatto perché i pochi gol presi non sono certo frutto dei miracoli del portiere – che ha fatto il suo, ci mancherebbe – ma di prove difensive di qualità.”

Ma il C.T. spende qualche parola anche per quelli che sono i valori da migliorare: “È chiaro che ci sono stati anche aspetti negativi. Dobbiamo valutare i margini di crescita. Se è vero che abbiamo preso gol con una media che per noi è più che valida, è anche vero che abbiamo segnato solo una rete in tre partite. È evidente che è proprio lì che dobbiamo migliorare. Perciò adesso la nostra attenzione, dopo aver migliorato la tenuta difensiva, deve essere rivolta alla produzione offensiva.

Anche il Responsabile Federale del Settore Futsal, Stefano Bevitori, ha parole di soddisfazione per questa avventura internazionale giunta al termine: “È stata un esperienza positiva. Per noi è importantissimo partecipare a queste manifestazioni dove abbiamo la possibilità di confrontarci con realtà così diverse dalla nostra. In particolare la partita con il Montenegro, chiusa con appena due gol al passivo, è stata come un successo, se consideriamo che in passato abbiamo vissuto esperienze dove abbiamo preso fino a undici reti. Ieri con la rappresentativa croata forse potevamo fare qualcosa in più, ma il mister, giustamente, ha fatto giocare i ragazzi più giovani, i nuovi, e oggi è stato premiato dal gol di Mattioli. E in generale la partita odierna è stata molto ben giocata. Si tratta di mattoni che vengono messi uno sopra l’altro e che alla fine non possono che portare a qualcosa di importante.”

San Marino ha concluso la propria avventura con il Premio Fair-Play, che è stato ritirato da Michele Moretti in veste di capitano. 

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