Rimini. L’allenatrice di volley: “Mai toccato la ragazzina, è una vendetta di sua madre”

Rimini. L’allenatrice di volley: “Mai toccato la ragazzina, è una vendetta di sua madre”

Il Resto del Carlino: ACCUSATA DI MOLESTIE / L’allenatrice di volley: “Mai toccato la ragazzina, è una vendetta di sua madre”

RIMINI. Una vendetta della madre dettata dal risentimento per avere riavvicinato la ragazzina al padre. Si è difesa a oltreanza, ieri mattina davanti al giudice, l’allenatrice di pallavolo, indagata per molestie nei confronti di una 15enne riminese. L’insegnante ha respinto quelle accuse che giudica infamanti, raccontando una storia diversa da quella fornita dalla madre della presunta vittima. ERA stata quest’ultima a presentarsi dai carabinieri per raccontare i sospetti che aveva nei confronti dell’allenatrice di volley della figlia. E cioè che l’insegnante avesse attenzioni morbose nei confronti della ragazzina. A quanto sembra, la 15enne non ha mai raccontato esplicitamente di avances sessuali da parte della coach, ma la madre avrebbe sostenuto di avere notato dei ‘segnali’ che l’avevano portata a concludere che invece c’erano state. Un sospetto terribile che l’aveva spinta a rivolgersi alle forze dell’ordine. La denuncia era finita sul tavolo del magistrato che ha aperto un fascicolo per violenza sessuale, ma la denuncia ha portato il gip a emettere un divieto di avvicinamento nei confronti dell’allenatrice che deve stare ad almeno 500 metri di distanza dalla ragazzina. Un provvedimento preso dal giudice, in attesa di chiarire esattamente come sono andare le cose. IERI mattina, l’insegnante, difesa dall’avvocato Ninfa Renzini, è comparsa davanti al giudice per le indagini preliminari, raccontando la sua versione dei fatti. Ha negato a oltranza di avere mai sfiorato la sua giovane allieva ‘in quel senso’, o soltanto di avere avuto pensieri simili. (…)

 

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