San Marino. Fixing: Alessandro Carli intervista Neni Rossini, vicepresidente Anis e SIT Group

San Marino.  Fixing: Alessandro Carli  intervista Neni Rossini, vicepresidente Anis e SIT Group

SAN MARINO. L’Anis (Associazione nazionale Industria di San Marino) ha promosso un confronto tra i neolaureati dell’Università di San Marino e le aziende che operano sul Titano dal titolo “Università e impresa – una sfida sinergica”. Sull’incontro, che si  svolgerà mercoledì 14 febbraio nella sede dell’Anis, Alessandro Carli, direttore di Fixing, ha intervistato la dottoressa Neni Rossini, che oltre ad essere vicepresidente ANIS, è anche vicepresidente di SIT Group.

Alessandro Carli Fixing (9 febbraio 2018): Neni Rossini: “Sinergia per vincere le sfide dei mercati” 

(…)Cosa vi ha “insegnato” il dialogo con l’Università?

“Più che ‘insegnato’, ci ha confermato – poiché si tratta di un impulso che nasce all’interno delle aziende stesse – che impresa e università sono due mondi che uniti possono sprigionare una grande energia. L’Università ha, per vocazione e mission, quel ‘fermento’ che la porta a percorrere strade sempre nuove nell’esplorare orizzonti non ancora conosciuti. Le imprese invece hanno come punto di riferimento i mercati e il contesto competitivo in cui lavorano e un occhio sempre rivolto verso l’innovazione e i trend globali. Agli studenti che partecipano ai diversi corsi universitari il mondo delle imprese può dare quella concretezza che deriva proprio dall’operatività sui mercati. Imprese e Università costruiscono assieme qualcosa di più completo, di più complesso e di maggior potenziale. Assieme fanno nascere qualcosa di più grande della ‘semplice’ somma”. 

Il titolo del convegno, “Università e impresa – Una sfida sinergica”, sottende una domanda: a chi è rivolta la “sfida”? “La ‘sfida’ è rivolta al ‘mondo’. Nel senso che noi siamo attori di un mondo che è cambiato, che cambia e che continua a cambiare sempre e sempre più velocemente. La ‘sfida’ non è solo essere al passo con i tempi bensì essere più avanti anticipando il cambiamento che oggi è diventato enormemente più rapido rispetto al passato. Aumentare le forze – ed è il caso del dialogo tra il mondo economico e quello accademico – significa avere un vantaggio propulsivo. La ‘sfida’ oggi riguarda tutti: cittadini, Stati, imprese e coinvolge, naturalmente, anche gli studenti e le studentesse. Nessuno si può sottrarre alle ‘sfide’ dei mercati. La differenza sta nel vincerle”. (…)

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