SAN MARINO. “Comprando le azioni di SUMS sopravvalutandole, il governo compra anche il suo silenzio? Leggiamo che la SUMS rinuncia a tutte le impugnazioni in Tribunale”. Lo scrivono Rete – Mdsi, intervenendo dopo la cessione a Carisp delle quote residue della Società Unione Mutuo Soccorso.
Come si fa a togliere di mezzo un azionista scomodo? Ce lo racconta la parabola discendente del rapporto tra governo e SUMS. Cerchiamo di riassumere. SUMS era socio di minoranza di Cassa di Risparmio con il 7,21% delle quote. Dal 2012 al 2015 SUMS ha conferito quasi 15 milioni di euro per ricapitalizzare Cassa di Risparmio e ha trascorso tutto il 2017 a cercare di tutelare i propri investimenti, non risparmiando critiche al governo di Adesso.sm nella gestione della “banca dei sammarinesi”.
Ha espresso contrarietà e denunciato i rischi del silurare il vecchio CdA di Cassa di Risparmio per nominare il CdA di Monte Paschi (quello in cui pare che i membri inviassero email a uno dei debitori del sistema bancario, Francesco Confuorti).
Leggi il comunicato.