Rimini. Maltrattamenti in famiglia: trentunenne del Bangladesh finisce in carcere

Rimini. Maltrattamenti in famiglia: trentunenne del Bangladesh finisce in carcere

RIMINI. Un cittadino del Bangladesh di 31 anni, è finito in carcere questa mattina per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Vittima dei maltrattamenti, in particolare, la moglie, che aveva manifestato la volontà di iscriversi all’Università di Bologna e di volersi integrare con la cultura occidentale.

[c.s.] La Sezione reati contro la persona della Squadra Mobile ha dato esecuzione, questa mattina, all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP dr.ssa Benedetta Vitolo del Tribunale di Rimini su richiesta del Sost. Proc. dr. Davide Ercolani nei confronti di I.H., cittadino del Bangladesh di anni 31, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
Nel corso delle indagini, svolte nel dicembre scorso, i poliziotti accertavano che l’arrestato aveva più volte nel tempo maltrattato la moglie, picchiandola e umiliandola in diverse occasioni anche alla presenza del figlio minorenne della coppia.
Al culmine di una lite, la moglie veniva anche colpita con un piatto sulla testa con lesioni curate presso il locale Ospedale.
I motivi ricorrenti delle liti si fondavano sul fatto che la donna aveva manifestato la sua ferma volontà di iscriversi all’Università di Bologna e di volersi integrare con la cultura occidentale: il marito osteggiava tale sua decisione, manifestando la sua avversione con aggressioni fisiche e verbali avvenute nel tempo anche in presenza del figlio minorenne.
La donna, anche lei bengalese, stanca dei comportamenti violenti dell’uomo, oltre a denunciare i fatti alla Polizia, si rivolgeva a un’associazione che si occupa di assistenza alle vittime di violenza, intervento grazie al quale veniva collocata in una struttura protetta insieme a suo figlio.
Le intemperanze del giovane continuavano nei confronti dei suoceri, rimasti nel frattempo in casa insieme a lui.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato condotto presso la locale Casa Circondariale.

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