SAN MARINO. Caso titoli, crediti Delta, tribunale: su questi argomenti il capogruppo di SSD Giuseppe Maria Morganti risponde alle accuse lanciate dalle forze di opposizione durante la conferenza stampa di ieri.
Il livello della strumentalizzazione politica è talmente alto da mettere a rischio il dialogo, unico elemento capace di garantire la ripresa. E’ assurdo che ogni tema che si affronta, veda gli schieramenti attestarsi su fronti contrapposti pronti a darsi feroce battaglia. Per fortuna non si stanno usando armi, come purtroppo accade nelle zone più martoriate del Mondo, ma la guerra ‘civile’ in corso si manifesta ricorrendo a parole spropositate, come quelle espresse nel corso dell’ultima conferenza stampa dell’opposizione. Il “caso titoli” è giustamente e saldamente nelle mani di un magistrato inquirente, nessuna decisione dovesse sopraggiungere nell’organizzazione del Tribunale, intaccherebbe l’autonomia decisionale dell’inquirente. Bene, questo è il segno di una Giustizia che funziona. Lasciamola lavorare, piuttosto che teorizzare ipotesi con l’intento di condizionarla. Nel caso titoli, l’uso dei fondi pensione è stato ampiamente smentito dal Comitato Amministratore di Fondiss che ha dichiarato: “I contributi degli aderenti a Fondiss non sono stati investiti, ma solo depositati in un apposito conto fruttifero acceso presso Banca Centrale al tasso dell’1,30% con orizzonte temporale al 30.06.2018”. Ecco, questo è il motivo per cui anche io ho detto che BCSM non ha usato quei fondi per l’acquisto dei titoli sotto inchiesta.
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