Rimini. Elezioni: Caos, file e malori ai seggi. Testa a testa tra Arlotti e Barboni

Rimini. Elezioni: Caos, file e malori ai seggi. Testa a testa tra Arlotti e Barboni

Il Resto del Carlino. Elezioni: Caos, file e malori ai seggi. Testa a testa tra Arlotti e Barboni / Inoltre due denunciati per un “selfie” in cabina

RIMINI. E’ testa a testa fra Antonio Barboni e Tiziano Arlotti per il Senato. I primi, parzialissimi risultati consegnati dalle urne dopo lo spoglio delle schede in alcune decine di sezioni, vedevano il candidato di Forza Italia sopra il 32% dei consensi, con Arlotti (Pd) subito dietro di lui con oltre il 30%. Più indietro, ma non di molto, la candidata del M5s Carla Franchini, che dopo lo scrutinio delle prime sezioni oscillava fra il 28% e il 29%. Risultati che sono da prendere naturalmente con le molle, perché i dati che riportiamo qui sono quelli emersi dopo lo spoglio di appena una sessantina di sezioni. Rappresentano un decimo di quelle dell’intero collegio uninominale del Senato, che comprende 568 sezioni. Molto più indietro tutti gli altri candidati. La cattolichina Giovanna Ubalducci, di Liberi e uguali, dopo i primi risultati oscillava fra il 3% e il 4%. Quinto posto per Sergio Aurelio Perrini, candidato del Popolo della famiglia, andato oltre l’1%. FRA I PARTITI, sempre restando ai dati parziali del Senato, svetta il M5s con oltre il 28%, e subito dietro il Pd (27%). Per il centrosinistra soltanto briciole dagli alleati, con Civica popolare intorno allo 0,5% e Più Europa della Bonino che viaggia intorno al 2,5%. La Lega è il primo partito del centrodestra superando quota 18%, mentre Forza Italia si ferma al 10% e Fratelli d’Italia viaggia intorno al 2,7%. PRIMA dell’inizio dello spoglio, era successo un po’ di tutto ai seggi. Code praticamente ovunque, a causa del nuovo bollino antifrode che ha ritardato non di poco le procedure. Malori accusati da alcuni anziani elettori, per le lunghe attese, e anche da uno scrutatore. E poi contestazioni varie ai seggi. L’episodio più grave è avvenuto ieri mattina a Bellaria, dove due giovani (intorno alle 10) sono stati denunciati dopo essere stati beccati a fare la foto con il telefonino alla scheda elettorale, a voto appena effettuato. E’ stato il presidente del seggio ad accorgersene: ha sentito il rumore inconfondibile dello scatto fatto con lo smartphone, ha bloccato i due ragazzi e ha chiesto subito le forze dell’ordine. La foto alle schede è costata cara ai due: il loro voto è stata annullato e i ragazzi si presi una denuncia per il reato di voto scambio. (…)

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