SAN MARINO E’ partito il processo a carico di Donna Maria Burgagni accusata di turbativa di funzioni religiose e per rispondere delle violazioni amministrative che prevedono sanzioni per la bestemmia e per il disturbo della quiete pubblica.
L’informazione di San Marino: Questa l’accusa, scaturita dalla denuncia del parroco di Borgo Maggiore, per avere disturbato funzioni e attività della Casa San Michele, vicino alla quale la donna abita. Nel processo apertosi ieri l’avvocato Achille Campagna ha contestato la costituzione di parte civile e la legale rappresentanza di chi ha sporto denuncia. Eccezioni rigettate dal giudice Battaglino che quindi ha aperto la fase dibattimentale.
Sono state ascoltate alcune testimonianze. Alcune de relato, che cioè riferivano di episodi raccontati da altri. Almeno un paio, invece, hanno riferito di episodi ai quali hanno assistito direttamente, in particolare relativi al disturbo di funzioni religiose con trombe da stadio o musica ad alto volume con canzoni che sono state definite anticlericali.
Oltre a bestemmie che sarebbero proferite dal balcone.
Testimonianze che la difesa contesta. Sentiti anche alcuni testimoni della difesa, come un agente immobiliare che ha rilevato come sia difficile vendere la casa della Burgagni proprio perché vicino si trova la casa di accoglienza che ospita soprattutto in estate gruppi di giovani in ritiro.
Prima era stato sentito anche un geometra che ha affermato come la Casa San Michele esista da ben prima che fosse costruita la casa dell’imputata.
Di certo è emerso che nella vicenda non si può certo parlare di rapporti di buon vicinato. Costituite parti civili la Parrocchia e Parroco di Borgo e l’Associazione Madonna della
Consolazione.
Fissata altra udienza per ascoltare altri testimoni citati e per sentire don Marco Scandelli.