Rimini. Omicidio di Makha Niang, si cercano i proiettili nel fiume

Rimini. Omicidio di Makha Niang, si cercano i proiettili nel fiume

Il Resto del CarlinoSi cercano i proiettili nel fiume La Polizia torna sul luogo dell’omicidio del giovane senegalese

RIMINI. La polizia tornerà sul luogo del delitto per setacciare il fiume alla ricerca delle ogive dei proitettili. Se sono fortunati li troveranno, e potrebbe essere un deciso passo avanti nell’indagine sull’omicidio di Makha Niang, il 26enne senegalese, ucciso nella notte tra il 17 e il 18 aprile scorso. Il suo cadavere è stato trovato poco lontano da una panchina della passeggiata degli Artisti, all’altezza di via Coletti, e la sua morte è un mistero che appare tutt’altro che facile da svelare. Un bravo ragazzo, dicono tutti, che non aveva problemi con nessuno. Almeno all’apparenza, visto che qualcuno invece l’ha ammazzato e non sembra avere ‘tirato’ a caso. Cosa faceva sulla panchina? Forse aspettava una giovane lucciola che frequentava ogni tanto e che quella sera aveva cercato ripetutamente al telefono senza ottenere risposta. Un’ungherese che l’aveva richiamato quando ormai era troppo tardi, e che poi avrebbe sostenuto di avere ricevuto minacce di morte su Facebook. Da chi non è dato di saperlo. Ma invece è stato lui a essere ucciso: due colpi di pistola, uno che l’ha raggiunto al tallone, l’altro al cuore. (…)

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