Il PDCS esprime massima solidarietà alle famiglie residenti nel Centro Storico di San Marino

Il PDCS esprime massima solidarietà alle famiglie residenti nel Centro Storico di San Marino

San Marino. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del PDCS

[c.s.] Il PDCS esprime massima solidarietà alle famiglie residenti nel Centro Storico di San Marino, e condivide le ragioni che li hanno spinti a prendere posizioni sugli organi di stampa, a seguito delle limitazioni a cui dovranno fare fronte dal 1 giugno dovute al regolamento predisposto dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni, che creerà loro non pochi impedimenti.

L’ennesima mancanza di condivisione da parte di questo Esecutivo, nonostante i molti richiami dei Consiglieri della Giunta di Castello che hanno ribadito l’importanza di sedersi tutti attorno ad un tavolo.

Le nuove disposizioni, prevedendo una sola autorizzazione per sosta, non tengono conto delle esigenze di chi ha all’interno del proprio nucleo famigliare dei figli, bambini, anziani e pertanto ha necessità di raggiungere la propria abitazione in orari diversi durante la giornata; risiedere nel Centro Storico è già un atto di grande coraggio, per le numerose difficoltà che devono affrontare giornalmente, durante il periodo estivo dovute dalle numerose manifestazioni e per i molti disagi dovuti dal maltempo, che li vede costretti anche durante la notte ad uscire nelle intemperie per rimuovere la propria auto.

Molti residenti hanno fatto questa scelta di vita perché mossi da legami affettivi, o perché proprietari di un immobile di famiglia a cui non avrebbero voluto rinunciare pur consapevoli di dover affrontare tantissime problematiche, e riteniamo che siano degni di ammirazione dato che mantengono vivo il Centro Storico e per questo dovrebbero essere maggiormente ascoltati e tutelati.

Il regolamento che entrerà in vigore il 1 giugno non tiene conto delle esigenze delle famiglie e dei commercianti che vivono e lavorano all’interno delle mura e comporterà loro infiniti sacrifici, problemi e complicazioni quotidiane; chiediamo dunque un ulteriore sforzo da parte dei tecnici che dovranno rivedere il progetto, tenendo in maggior considerazione il parere di chi ci vive.

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