San Marino. Mistero a scuola

San Marino. Mistero a scuola

Andrea Lattanzi – La SerenissimaSerravalle, mistero a scuolaL’opposizione in un’interrogazione al governo rivela presunti fatti che coinvolgerebbero un insegnante e alcune alunne

SAN MARINO. Tutti i gruppi consiliari di opposizione hanno presentato di recente un’interrogazione in merito a segnalazioni di fatti recentemente accaduti nella Scuola Media del Castello di Serravalle. L’interrogazione nasce infatti dalle voci su presunte molestie da parte di un insegnante su alcune sue alunne sul posto di lavoro. Non è dato sapere se la vicenda ha già avuto risvolti giudiziari, fatto sta che il caso ora è diventato politico.

“Considerato che la legge n. 97 del 2008, sulla prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di genere, all’articolo 19 prevede  l’obbligo di segnalazione tempestivo da parte di coloro che esercitano una professione sia pubblica che privata, di fatti di violenza sui minori di cui vengono a conoscenza per ragioni del loro ufficio o professione – recita il testo dell’interrogazione – e visto che la scuola ha l’obbligo di segnalare, vigilare, proteggere e tutelare i minori all’interno delle mura scolastiche e di mettere al primo posto il loro benessere e la loro incolumità fisica e psicologica”, i consiglieri di Partito democratico cristiano sammarinese, Movimento democratico San Marino insieme, Rete, Partito socialista e Partito dei socialisti e dei democratici interrogano il Congresso di Stato per sapere “se corrisponde al vero che non si è proceduto alla segnalazione di fatti accaduti all’interno della Scuola Media di Serravalle, negli ultimi mesi, che hanno coinvolto un insegnante nello svolgimento delle proprie funzioni e alcune sue alunne; se il dirigente della scuola è stato tempestivamente informato e quali procedure ha messo in atto ai sensi di quanto prescritto per legge; se il segretario di Stato per la Pubblica Istruzione, il direttore di dipartimento e la Tutela Minori sono stati informati dei fatti e si sono attivati in merito e nell’interesse dei minori; e se è vero che il consiglio di classe e i genitori degli alunni si sono riuniti per discutere sui provvedimenti urgenti da adottare da parte della direzione”. (…)

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