SAN MARINO. L’Associazione Nazionale Industria San Marino continua a bocciare la patrimoniale anche dopo le modifiche alla bozza di Decreto Delegato, presentate dal Segretario alle Finanze nell’incontro di oggi. Si è trattato purtroppo solo di una presentazione perché-ribadiscono- i tempi sono troppo stretti per un confronto efficace. Gli industriali contestano soprattutto il metodo: l’impostazione del Governo è infatti stata resa nota solo dieci giorni fa, nonostante i quattro mesi a disposizione e la scadenza del 30 aprile fissata in finanziaria. Per l’Anis l’imposta straordinaria sul patrimonio netto delle società, seppur ridotta dallo 0,6% allo 0,4%, era e resta sbagliata, perché colpisce le imprese virtuose, mettendo a rischio investimenti e sviluppo. Le modifiche effettuate mettono in luce ancora di più l’altro aspetto sollevato dall’Anis: ci sarà un minore gettito dalla patrimoniale e quindi occorreranno comunque risorse aggiuntive, che secondo gli industriali vanno recuperate dalla riduzione della spesa corrente. Il risparmio previsto del 2,5% per il 2018 appare infatti sempre più insufficiente e auspicano vengano accolte quanto prima le lore proposte per aumentarlo.
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