San Marino. “Pensioni, trattamento disomogeneo tra lavoratori”

San Marino. “Pensioni, trattamento disomogeneo tra lavoratori”

Davide Pezzi – L’informazione di San Marino: “Trattamento disomogeneo tra le categorie di lavoratori”

SAN MARINO. Tra le 23 Istanze d’Arengo semestrali presentate domenica 8 aprile, come da tradizione nella prima domenica seguente all’insediamento dei Capitani Reggenti, 8 vedono come prima firmataria Loretta Jeanne Menicucci, presidente dell’Unione Nazionale Artigiani Sammarinese (Unas).

L’Istanza n. 3 prende in esame il Decreto 21/2017 per evidenziare dei trattamenti disomogenei (e ingiustificati, si aggiunge nel testo dell’Istanza) tra le diverse categorie di lavoratori, e quindi di contribuenti. Il suddetto Decreto, “Determinazione della retribuzione annua massima di cui all’articolo 32, comma 6, della legge 11 febbraio 1983 n.15 e successive modifiche”, fissa per l’anno 2017 la retribuzione annua massima da prendere a base per il calcolo della pensione in 45.006,56 euro, cifra che conferma quella dell’anno precedente. In pratica questa è la cifra oltre la quale non viene considerato il valore ai fini del calcolo del reddito medio, anche in presenza di un maggiore reddito dichiarato. L’Istanza definisce questa una scelta politica “ancorché non sempre condivisibile”, ma mette in evidenza una disparità di trattamento tra liberi professionisti e dipendenti – o titolari – di licenze artigianali, commerciali o imprenditoriali. Infatti, nel settore dei liberi professionisti, oltre la soglia indicata nel Decreto viene richiesto un contributo di solidarietà pari al 2%, mentre invece i dipendenti e titolari di licenza artigianale, commerciale ed imprenditoriale, devono continuare a versare l’aliquota piena, senza che questo però produca effetti futuri sulla pensione. (…)

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