San Marino. Donna aggredita, parla il marito: «Non era un’azione razzista, cercavo il colpevole»

San Marino. Donna aggredita, parla il marito: «Non era un’azione razzista, cercavo il colpevole»

Il Resto del Carlino«Non era un’azione razzista»

SAN MARINO. «Non voleva essere un’azione razzista e non sono andato lì con modi arroganti». Si difende, Fabrizio Albani, il marito della donna che venerdì sera ha avuto una colluttazione nel parcheggio del Bocciodromo di Borgo Maggiore, con un giovane di colore che voleva portarle via la borsa.

Di lì a poco, il marito insieme ad altre persone era andato dritto alla Casa San Michele di San Marino che ospita due giovani migranti. Gli operatori hanno raccontato che quelli avevano toni aggressivi e minacciosi, e pretendevano di vedere i due ragazzi per verificare se tra loro ci fosse l’aggressore. Sono rimasti scossoi e hanno parlato espressamente di «sentimenti razzisti». A riportare la calma, ci hanno pensato gli agenti della Gendarmeria, arrivati sul posto in pochi minuti. La stessa vittima ha poi escluso che si trattasse di uno dei due migranti, ma il marito e l’intera compagnia, sono stati ‘diffidati’ dal cercare di farsi giustizia da soli o anche solo di improvvisarsi detective. Gli investigatori stanno continuando la caccia all’aggressore del parcheggio di Borgo Maggiore, ma sembrano intenzionati a sentire nei prossimi giorni anche gli operatori ri della Casa di San Michele e di chiarire i comportamenti di tutte le persone coinvolte in una vicenda che poteva finire male. (…)

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