San Marino. L’Unione dei Consumatori boccia la patrimoniale

San Marino. L’Unione dei Consumatori boccia la patrimoniale

SAN MARINO. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell’Unione Consumatori Sammarinesi. 

[C.S.] Ieri, lunedì 7 maggio, si è riunita l’Assemblea dei soci dell’AssociazioneUNIONE CONSUMATORI SAMMARINESI.

L’UCS, dalla sua ripresa operativa avvenuta circa un mese fa con la nomina del nuovo Presidente, ha fatto 150 nuovi iscritti paganti, fra cui anche persone giuridiche.

In assemblea si è discusso e deliberato su diversi punti, anche e sopratutto sulle politiche che il Governo sta’ mettendo in campo.

Il Presidente Francesca Busignani ha illustrato tali politiche e gli interventi che il Governo sta mettendo in atto, effettuando una panoramica sull’introduzione della patrimoniale, la riforma del regime di imposte indirette e la sanatoria immobiliare; analizzando l’impatto economico e sociale che tali misura hanno.

In Particolare ci si è soffermati sul Decreto 44 del 2018 relativo all’introduzione della tassa Patrimoniale.

L’assemblea ritiene che tale strumento possa solo essere portatore di sfiducia generando austerità e ricadute recessive e d’impoverimento sul Paese, dando un immagine di non sicurezza del sistema e quindi di non appetibilità per investitori forensi e interni.

L’Assemblea delibera, dopo ampio dibattito di sollecitare il Consiglio Grande e Generale a non ratificare tale decreto o eventualmente, in subordine di tenere in considerazione i seguenti elementi:

  • Esenzione totale della casa di residenza.
  • Esenzione degli immobili ancora in costruzione.
  • Non pagamento del locatario al locatore dell’imposta straordinaria, in quanto non proprietario dell’immobile.
  • Scorporo del “costo” del mutuo sull’immobile con specifica percentuale di riduzione sull’emolumento della tassa da pagare sugli immobili gravati da mutuo.
  •  Introduzione di una progressività nella tassazione, magari sommando i patrimoni immobili e quelli mobili.
  •  Chiarimento senza ombra di possibili futuri fraintendimenti che le contribuzioni previdenziali sia del primo pilastro che relative alla previdenza complementare (cd. Fondiss) sono escluse da ogni e qualsiasi imposta e/o prelievo comunque denominato indipendentemente dalla modalità della loro allocazione.

 L’assemblea all’unanimità, delibera quanto sopra e dà mandato al Presidente di attuare ogni forma di iniziativa necessaria in tal senso unendosi, se lo si ritiene opportuno, anche ad altre iniziative, perché in questo periodo si devono abbandonare gli interessi di parte e i pregiudizi per far fronte comune e tentare di trovare la strada per non creare una recessione sistemica.

Sarebbe auspicabile riuscire a fare questo attraverso il dialogo e la sintesi condivisa per il bene del Paese, ma in ogni caso siamo pronti a mettere in campo iniziative per sostenere le nostre ragioni.

 L’Assemblea approva all’unanimità.

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