SAN MARINO. Dopo la conferenza stampa di ieri tenuta dalla Democrazia Cristiana per accusare i governanti di scarsa vigilanza sui vertici di Banca Centrale troppo vicini ad esponenti del Gruppo Confuorti, oggi l’affondo di Rete e Movimento Democratico San Marino Insieme. Stesse argomentazioni.
Che il governo debba dimettersi è stato detto in termini espliciti e risolutivi. La ‘comunicazione giudiziaria’ del giudice Simon Luca Morsiani, già oggetto di un lunghissimo dibattito consiliare che avrebbe dovuto portare alla sospensione della nomina del nuovo presidente di Banca Centrale, viene letta come una sentenza politica senza appello.
Democrazia In Movimento (cioè Rete e MdSi) – diversamente da Pdcs? – non sembra aver alcun timore per una eventuale fine anticipata della legislatura, ed anzi, come se già si fosse in campagna elettorale, incontrerà nei prossimi giorni la popolazione castello dopo castello.
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