Andrea Rossini – Corriere Romagna: Lupo ucciso e appeso alla fermata: Dna e video incastrano due “pastori” / Nei guai il padre 82enne e il dipendente di un allevatore-agricoltore di Coriano / Le accuse: maltrattamento, cattura, uccisione di animale protetto e furto “venatorio”
CORIANO. Maltrattamento, cattura, uccisione di un esemplare di animale selvatico protetto, patrimonio dello Stato e, quindi, furto “venatorio ” aggravato. Sono le accuse contestate dai carabinieri, al termine di un’indagine coordinata dal pm Davide Ercolani, ai due presunti responsabili del massacro del lupo, poi appeso a testa in giù alla pensilina della fermata dell’autobus 913 a Ospedaletto di Coriano. I fatti risalgono al 4 novembre 2017 e i sospettati, denunciati a piede libero, sono un 82enne (F.O. le sue iniziali) e L.R. (43 anni), entrambi “pastori ” in quanto rispettivamente padre e dipendente del titolare di un’azienda agricola di Mulazzano di Coriano. Inizialmente si era ipotizzato un coinvolgimento di questi (in passato aveva denunciato aggressioni ai danni del suo gregge) ma è stato accertato invece che lui era altrove la notte in cui l’animale fu soppresso ed “esposto”. (…)