SAN MARINO. “Non sappiamo se le proposte dei professionisti medici saranno tenute in debita considerazione”. L’Unione Sammarinese dei Lavoratori interviene sulla fuga dei medici in atto all’interno del sistema sanitario sammarinese, criticando il Governo per la mancanza di risposte al documento elaborato dalla Federazione pubblico impiego.
[C.S.] Il calo dell’attrattività del sistema Sammarinese, per i professionisti sanitari e non, vista la carenza di alcuni tipi di professionalità anche nella vicina Italia, sta assumendo sempre più note di drammaticità e si sta concretizzando con la decisione di numerosi medici di lasciare il nostro territorio.
La sfida per San Marino, ancora assillato dalla grave crisi economico–finanziaria, è dunque oggi quella di saper garantire livelli di assistenza di alta qualità a fronte di limitate risorse.
Ma il funzionamento dei Servizi Sanitari e Socio-Sanitari e il raggiungimento degli obiettivi non possono prescindere dalla valorizzazione dei professionisti e da un’attenta politica del personale, in quanto i lavoratori rappresentano una risorsa indispensabile per l’intero sistema.
L’Unione Sammarinese dei Lavoratori, da lungo tempo si è attivata per fare proposte in merito a tale situazione organizzando periodici incontri che hanno visto una partecipazione numerosa del personale medico, incontri dai quali è emersa con chiarezza la necessità di mettere in campo celermente una serie di interventi per fornire risposte immediate ad alcune problematiche contingenti, in attesa di predisporre provvedimenti strutturali e normativi volti a rilanciare il Sistema Sanitario Sammarinese.
La Federazione Pubblico Impiego U.S.L. ha elaborato un proprio documento cercando di suggerire alcuni elementi di indirizzo ed intervento, mettendo in fila le principali tematiche che riguardano il ruolo medico e fare alcune riflessioni sulla difficoltà’ dell’Istituto per la Sicurezza Sociale a reperire alcuni professionisti o a mantenere con essi un rapporto di lavoro duraturo.
Il documento è stato inviato a tutte le Segreterie di Stato delegate al confronto con le OO.SS. per la Pubblica Amministrazione, al Comitato Esecutivo ISS e alla D.G.F.P. già dal 9 maggio c.a.. Ad oggi non è pervenuto alcun riscontro in merito e non sappiamo se le proposte dei professionisti medici saranno tenute in debita considerazione visto che la Segreteria alla Sanità ed il C.E. stanno predisponendo normative per rendere attrattivo il sistema sanitario di cui, tuttavia, non è giunta nessuna indicazione.
La F.P.I. USL, pur essendo delusa per il mancato coinvolgimento, rafforza la volontà di continuare a sostenere le istanze del personale medico, così come di tutti i dipendenti dell’ Istituto Sicurezza Sociale e ribadisce la massima disponibilità al confronto.