SAN MARINO Le Federazioni Pubblico Impiego CSdL – CDLS ritengono controproducente e discriminatorio il taglio lineare di orario con coseguente riduzione di stipendio all’ordine del giorno della seduta consiliare odierna
Facciamo notare, infatti, se a qualcuno fosse sfuggito, la centralità del salario pubblico per quasi 4.000 famiglie sammarinesi; famiglie nelle quali negli ultimi 10 anni sono venute a mancare delle entrate proprio a causa della crisi e che, proprio grazie a quello stipendio, riescono a sbarcare il lunario. Ciò in realtà ha contribuito a mantenere ancora in piedi il sistema economico e i consumi del paese.
Adottare ulteriori tagli ai dipendenti pubblici, in un piccolo paese come il nostro avrebbe oltremodo effetti negativi sulla liquidità (pare ce ne sia già pochina e sempre meno) negli istituti bancari, e avrebbe un risultato negativo anche a livello fiscale. Aggiungiamo poi che la proposta non ha nessun carattere di progressività, ed è pari all’ammontare di 4 ore di lavoro mensili per tutti, indistintamente (il taglio di circa il 2,5% si somma al prelievo forzoso dello 0,5% dello scorso anno). Ricordiamo poi che il settore non rinnova il contratto economico da quasi 10 anni e che, a causa di ciò, ha perso circa il 10% del potere di acquisto.
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