San Marino. Rispunta il progetto dell’armatore greco Restis, che compare nelle carte del Mazzini

San Marino. Rispunta il progetto dell’armatore greco Restis, che compare nelle carte del Mazzini

SAN MARINO Antonio Fabbri su L’informazione di San Marino: Rispunta il progetto dell’armatore greco Restis, che compare nelle carte del Mazzini

La proposta dell’armatore greco Victor Restis per l’immatricolazione della sua flotta mercantile sarebbe ancora sul tavolo del governo. L’intento dell’armatore è immatricolare le proprie imbarcazioni con bandiera sammarinese. Lo scorso 17 giugno il segretario alle finanze con delega ai trasporti, Simone Celli, ha incontrato Victor Restis in una occasione mondana nella quale la Enterprise Shipping&Trading s.a, ha festeggiato la propria attività. Nell’occasione il Segretario Celli è stato immortalato dal sito greco “Newmoney.gr” in compagnia dell’armatore e di Fabiola Comanducci, dello studio Botteghi che caldeggia sul Titano l’accordo con Restis. 

Sta di fatto, dunque, la proposta di immatricolazione delle navi mercantili di Restis è sul tavolo del governo come quella dell’apertura di un ufficio, “succursale” del registro nautico sammarinese ad Atene.

Le decisioni da prendere, però, sono tecniche e politiche. Da un lato perché l’immatricolazione di imbarcazioni mercantili richiede competenze e responsabilità elevate. In secondo luogo perché, al di là dell’assoluzione ottenuta in Grecia, nella vicenda che nelle prime battute vide revocato il suo status di ambasciatore di San Marino in Polonia, il suo nome figura nelle carte giudiziarie del “conto Mazzini” e di vicende collaterali (vedi l’informazione del 9 ottobre 2017). Compare anche nelle motivazioni depositate in questi giorni del primo grado del conto Mazzini, laddove, parlando di Claudio Podeschi il giudice afferma che “in tempi più recenti lo stesso schema di procacciamento e ripulitura delle somme, senza avvalersi della Fondazione – di Silva, quindi – divenendo in qualche misura “autonomo”, aiutato in ciò dalla conoscenza della lingua inglese della compagna Biljana Baruca, che teneva per conto di Podeschi – come si evince dai contenuti dei devices sequestrati – con politici, imprenditori, legali, faccendieri e altro, esteri (i.e. Petros Stathis, Paul Phua, Victor Restis, Gert-Michael Wiedersheim, i coimputati Balafoutis e Papadopoulos, ed altri nominativi interessati a transazioni varie)”.

Ora è ovvio che, prima di prendere ogni decisione, la maggioranza si troverà a dover fare delle valutazioni, oltre che tecniche, anche politiche e di opportunità.

 

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