Manuel Spadazzi. Il Resto del Carlino: A 12 anni costretti dai genitori a vendere le rose ai turisti / I ragazzini romeni trascinati ogni sera sulle strade del mare.
RIMINI. «QUANTO vuoi per una rosa?». Il ragazzino sorride e sussurra il prezzo alla coppia. Ne comprano tre, e poi si allontanano guardando e riguardando il baby venditore di rose. Ha dodici anni, forse anche meno. Ben vestito, le scarpe alla moda ai piedi, i mazzi di rose in mano. Al suo fianco la sorella (di qualche anno più grande) non lo perde di vista un secondo, e intanto tiene d’occhio la strada. Non si sa mai. Potrebbe arrivare qualche concorrente bengalese o, peggio ancora, la polizia. LA SCENA si ripete ormai tutte le sere, a Marina centro e non solo. I baby venditori di rose, ragazzi che alla loro età dovrebbero solo pensare alla scuola e a divertirsi, vengono costretti dai genitori a camminare avanti e indietro lungo viale Vespucci e i viali delle Regine per ore e ore, a caccia di clienti. Hanno tra i dodici e i quindici anni. Sono figli di romeni, in prevalenza nomadi, accampati poco lontano da Rimini. (…)