COMUNICATO APAS – Per Apas demagogia e falsi allarmismi della Federazione caccia per giustificare la caccia al cinghiale.
[c. s.] L’APAS esprime la propria totale contrarietà alla caccia al cinghiale e, nello specifico alla caccia estiva, e a proposito di pericolosità per l’incolumità pubblica determinata dai cinghiali… come sproloquia la Federcaccia, invita piuttosto i cittadini a non avventurarsi per sentieri all’alba e al tramonto, per evitare che un proiettile mal assestato finisca per colpire chi fa trekking o va in bici sui sentieri di campagna!
La Federazione Sammarinese della caccia non vedeva l’ora di accontentare una minima parte dei propri iscrittti, i cosiddetti caccia-selettori, ovvero i cacciatori “abilitati” (e chi lo garantisce?!) alla caccia di selezione degli ungulati. Quindi, cosa ha ben pensato? Di giustificare questo regalo, destinato appunto a una minoranza di eletti, allarmando doverosamente i cittadini sulla grande pericolosità dei cinghiali per l’uomo e sui danni irreparabili da essi provocati. A questo punto, erigendosi a paladina della sicurezza nazionale, ha comunicato di iniziare gli interventi, questo è il termine usato per edulcorare la pillola, ma potremmo dire di sparare in mezzo agli occhi con un fucile di alta precisione a un ignaro animale fermo, che pastura in tranquillità all’alba o al tramonto, e questo a partire dal 30 Giugno fino al 30 Luglio.
La domanda sorge spontanea: chi ha autorizzato tali interventi? Il citato articolo 18 del Decreto Delegato n. 118 del 19 Ottobre 2017, che riguarda il Piano Pluriennale d i gestione faunistico venatoria del Cinghiale, prevede che la caccia di selezione si faccia possibilmente durante il periodo di caccia collettiva, ovvero da ottobre a gennaio, quando ancora le femmine non hanno i piccoli al seguito, e non in estate quando le madri hanno i cuccioli da accudire.
Inoltre, ad autorizzare la forma di caccia, i tempi e i luoghi è l’UGRAA ma in accordo con il Centro Naturalistico, che è tenuto a esprimere un proprio parere formale sulla reale necessità di intervento fuori dal periodo previsto.
l’Associazione Sammarinese Protezione Animali (APAS) anche in qualità di membro dell’Osservatorio della Fauna selvatica e relativi Habitat, si chiede se i dovuti confronti sull’opportunità di intervenire nell’imminente siano avvenuti e perché non ne sia stata data notizia all’Osservatorio attraverso una preventiva riunione per informare su questa decisione.
Il “prelievo” di una decina di esemplari nell’arco del prossimo mese dovrebbe alleggerire il Paese dalla minaccia dei cinhiali… ma chi si vuole prendere in giro? Non certo i cittadini, che ben intuiscono qual è piuttosto il vero scopo di questa fretta….luculliani abbuffate all’insegna del colesterolo e della gotta, altro che spirito di servizio!
San Marino 29 Giugno 2018