RIMINI. Il Resto del Carlino: L’ex presidente dell’Istituto, l’ex direttore generale e l’allora vicedirettore erano alla sbarra per associazione a delinquere / Processo Carim, il pm fa Appello: «Sono colpevoli» / I 19 imputati eccellenti erano stati tutti assolti
Il pubblico ministero, Luca Bertuzzi, ‘riapre’ il processo Carim presentando Appello contro la sentenza di assoluzione che aveva calato il sipario sulla maxi inchiesta. SUL banco degli imputati c’erano 19 persone. I reati più pesanti erano a carico dell’ex presidente dell’Istituto di credito, Giuliano Ioni, dell’ex direttore generale, Alberto Martini, e dell’allora vice direttore, Claudio Grossi. I tre erano accusati di associazione a delinquere, finalizzata a false comunicazioni sociali e illecita restituzione di conferimenti.(…) Il 20 febbraio scorso, il Tribunale aveva chiuso con un’assoluzione per tutti gli imputati. Dall’altra parte della barricata, il silenzio attonito dei piccoli azionisti che avevano annunciato subito la guerra in sede civile. Nel corposo ricorso in Appello, il sostituto Luca Bertuzzi, punta il dito sul «duplice errore» in cui secondo lui sarebbero invece incorsi i giudici riminesi. (…) In particolare, non si è fatto alcun cenno agli avvenuti rilievi formulati dalla Banca d’Italia che hanno individuato svalutazione dei crediti per 88 milioni di euro, dei quali solo 27 sono stati riflessi nel bilancio del periodo intermedio». Bertuzzi quindi rifà i ‘conti’, arrivando a una conclusione diversa da quella del Tribunale. La ‘patata bollente’ passa ora ai giudici bolognesi.