SAN MARINO. La grande scommessa: non un film, ma il futuro del nostro ospedale
Caro Sammarinese, il reparto di cardiologia è a rischio chiusura, l’ortopedia è nella stessa situazione e la ginecologia non gode di migliore salute.
Bollettino di guerra? No, è la situazione attuale in cui versa il nostro Ospedale di Stato. A poco o nulla, temiamo, serviranno il bando internazionale per il reclutamento di personale medico e l’equiparazione ai dirigenti, soluzioni ad oggi adottate, in quanto riteniamo sia a questo punto necessario concepire in un modo completamente diverso la Sanità sammarinese. (…)
Tutto ciò considerato, risulta facile comprendere come, essendo le condizioni lavorative dei medici a San Marino peggiori che in Italia, l’efficacia di un bando internazionale appare decisamente limitata già in partenza.
Inoltre, l’equiparazione del medico ad un dirigente non risolve i problemi sopra elencati, se il sistema retributivo non sostituisce le indennità, se non si riconoscono vicendevolmente i contributi tra Stati e se non si consente ai medici di lavorare dopo la pensione, tassando le entrate aggiuntive.
Quanto sopra descritto deve essere riformato alla radice, perché tale sistema crea delle distorsioni, delle anomalie e dei paradossi. (…)
Confermando la nostra disponibilità a confrontarci con tutte le parti coinvolte, riteniamo assolutamente urgente ed improcrastinabile adottare importanti decisioni risolutive e programmatiche, evitando di limitarsi alle sole emergenze, a tutela della sanità sammarinese: l’obiettivo è preservare la tutela della salute nostra e delle generazioni di domani.
DOMANI – Motus Liberi
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