San Marino. Riforma delle pensioni

San Marino. Riforma delle pensioni

“#INSIEMEper un paese sociale, una sanità migliore per tutti“, è la parola d’ordine della 11a Assemblea Congressuale FUPS, in programma il 10 novembre prossimo. Lo ha deciso il Direttivo FUPS (Federazione Unitaria Pensionati sammarinese) riunito nella giornata di ieri. Uno slogan dedicato a tutti i cittadini, e in particolare alle persone più deboli, che rischiano di pagare le conseguenze delle politiche recessive che l’attuale Esecutivo ha intenzione di mettere in atto.

Un’attenzione maggiore deve essere rivolta al genere femminile, in quanto il differenziale salariale in età lavorativa si traduce poi in pensioni di importo più basso. Oltre a questo va tenuto presente che l’attività di cura familiare in caso di un congiunto in difficoltà, è svolta principalmente dalle donne; è necessario quindi predisporre una legislazione adeguata al fine di permettere un eventuale prepensionamento o part-time pensionistico non oneroso per favorire l’attività di cura verso un congiunto.

I disagi di un reddito da pensione troppo basso, possono essere mitigati da una rete di servizi sociali e sociosanitari di buona qualità; purtroppo si assiste invece in questo periodo ad un decadimento dei servizi offerti alla popolazione. Per questo sollecitiamo il Governo ad impegnarsi al massimo per ritornare al più presto ai buoni livelli di prestazione sanitaria raggiunti fino a qualche anno orsono.

Ribadiamo ancora una volta la nostra contrarietà all’introduzione dei ticket; la sanità deve essere gratuita e per tutti, per noi è un fattore di democrazia. Già ora molti medicinali sono a pagamento, tra cui – per fare solo un esempio – i colliri per gli occhi (non si capisce perché per la cura della vista bisogna pagare i farmaci!). Le risorse necessarie per la sanità vanno reperite dalla fiscalità generale.

Riforma pensionistica. Siamo in attesa dal Segretario di Stato Santi di una nuova proposta di riforma pensionistica, in particolare su età pensionabile, gestione dei fondi pensione, contributo di solidarietà. Per avviare una concreta trattativa, un segale importante sarebbe finalmente impostare una vera e reale equità fiscale realizzando appieno la riforma tributaria introdotta nel 2013; lavoratori e pensionati hanno visto aumentare le loro tasse, mentre altre categorie non si sono accorte di nulla. Non stiamo chiedendo di vessare nessuno, stiamo chiedendo che San Marino diventi un paese equo dove ognuno renda allo Stato ciò che deve in base al proprio reddito, per consentire di mantenere alta la qualità dei servizi sociali e sanitari offerti ai cittadini.        

In questo periodo i pensionati sono una sorta di ammortizzatore sociale, in quanto aiutano figli e nipoti in difficoltà, a cui destinano anche risparmi ed investimenti. Sono impensabili conflitti generazionali, mentre deve esserci una solidarietà tra categorie nello spirito mutualistico che è stato alla base della fondazione dell’Istituto di Sicurezza Sociale, per evitare tensioni e fratture nella società sammarinese. La riforma del sistema previdenziale tocca tutta la cittadinanza ed anche i lavoratori frontalieri; occorre concertare le soluzioni per trovare il giusto equilibrio, consentendo il tempo necessario per sottoporre tali soluzioni ai lavoratori e ai pensionati.     

FUPS-CSdL 

Federazione Unitaria Pensionati Sammarinese

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