San Marino. Sgomberiamo il campo dalle strumentalizzazioni

San Marino. Sgomberiamo il campo dalle strumentalizzazioni

Sgomberiamo il campo dalle strumentalizzazioni

 

Non ci interessa entrare nel merito dei rapporti che legano il Consigliere Federico Pedini Amati e l’ing. Marino Grandoni, ma ci sentiamo in dovere di chiarire alcuni aspetti, al fine di evitare meschine strumentalizzazioni, relativamente al collegamento che lo stesso Consigliere si è immaginato fra patrimoniale e prestiti concessi da Carisp molti anni fa.

La prima cosa da puntualizzare riguarda il fatto che l’attuale Governo non ha esercitato alcun tipo di ruolo nella concessione del citato prestito oneroso contratto nel 2008 dalla Leigthon Holding con Cassa di Risparmio. Un prestito regolato da un contratto firmato fra due società di diritto privato in cui era prevista la possibilità di proroga alla scadenza dei 10 anni, assieme alle modalità per il rientro. Non dovrebbe essere necessario specificarlo, ma ovviamente anche maggioranza e governo ritengono che Cassa di Risparmio debba fare tutto il possibile per rientrare dei crediti che vanta nei confronti di chiunque, professionisti, aziende, altri Istituti bancari o persone più o meno esposte politicamente che siano.

Resta il fatto che tale prestito non ha in ogni caso nulla ha a che fare con la patrimoniale straordinaria inserita a fine 2017 nella finanziaria con l’unico scopo di perseguire l’equilibrio di bilancio, finanziando sanità, scuola e servizi, nell’attesa che a stabilizzare i conti dello Stato siano le riforme strutturali, la spending review e soprattutto il rilancio dell’economia, di cui tra l’altro si rilevano già alcuni segnali.

Il pareggio di bilancio è, come già ribadito mille volte, un segnale di fiducia che viene inviato direttamente a chi decide o deciderà di investire sul nostro sistema, che sta uscendo faticosamente dalla crisi.

Molti cittadini, peraltro, si stanno rendendo conto proprio in questi giorni che questa imposta patrimoniale è decisamente meno pesante di quello che qualcuno ha voluto strumentalmente dipingere, sicuramente meno onerosa di quella del 2013. Allo stesso modo chi prova ad accedere al sito www.pa.sm si sta rendendo conto anche che per la maggior parte dei cittadini non è neppure complicata da conteggiare e pagare.

Chissà se lo hanno capito anche tutte quelle delle persone che oggi si stracciano le vesti pur di alimentare lo scontento tra i cittadini, arrivando ad invocare persino lo sciopero fiscale, e che qualche anno fa hanno votato a loro volta misure straordinarie, tra cui anche una patrimoniale, peraltro con aliquote più alte e senza correlare ad essa un progetto di rilancio dell’economia. Progetto che invece questa maggioranza ha ben chiaro per fare uscire il Paese dalle secche della difficile congiuntura economica degli ultimi anni.

 

 

 

 

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