SAN MARINO Non è tollerabile per MDSI il silenzio di Simone Celli di fronte agli sconvolgimenti che stanno investendo la Banca Centrale
Negli ultimi giorni abbiamo assistito all’ennesimo terremoto in Banca Centrale, prima la rimozione forzata da parte del consiglio direttivo del Direttore Generale di Banca Centrale Moretti per fatti gravi non ben precisati, poi le dimissioni dei 2 membri di Vigilanza Mazzeo e Granata per via di una nuova ordinanza del Tribunale.
Di fronte agli ultimi accadimenti ci aspettavamo una presa di posizione governativa, ma tutto tace. Capiamo l’ imbarazzo ed il silenzio assordante da parte del Governo e della maggioranza di Adesso.sm che lo sostiene, di fronte all’ennesimo capitolo che vede sgretolare, ancora una volta, un castello di carta pesta costruito su bugie e personaggi che rispondono ad interessi particolari. Sarebbe interessante conoscere quali siano gli elementi che abbiano portato a queste decisioni, ma una cosa è certa: nei Paesi di cultura democratica, le dimissioni da parte di Simone Celli sarebbero già avvenute da tempo. Riteniamo Celli, responsabile di una gestione disastrosa, schizzo frenica e incomprensibile del settore Bancario oltre ad avere voluto e sostenuto le nomine di Moretti e Mazzeo in posizioni apicali di Banca Centrale.
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