Nurse24.it, da Rimini il portale sul mondo infermieristico che ha conquistato l’Italia

Nurse24.it, da Rimini il portale sul mondo infermieristico che ha conquistato l’Italia

Da pagina Facebook di “protesta” come ne nascono tante a gruppo imprenditoriale che dà lavoro a diverse persone ed oggi edita il sito di riferimento per il mondo degli infermieri e non solo.

È la storia di Nurse24.it, portale ormai noto ai più che si occupa del mondo della sanità italiana. Quello che pochi sanno è che è nato ed ha sede a Rimini, accanto al nuovo Palacongressi. È qui che abbiamo incontrato Ferdinando Iacuaniello, infermiere e giornalista pubblicista che insieme ad altri ha dato vita al sito e al gruppo.

 

Ferdinando, partiamo dal presente. Oggi Nurse24.it è un brand noto a livello nazionale. Ci dia qualche numero per fare capire il vostro successo.

“Posso dire che nell’ultimo mese il nostro sito ha avuto 1,1 milioni di utenti unici e che abbiamo circa 3 milioni di visualizzazioni di pagina al mese, che è tanto se si pensa che gli infermieri in Italia superano di poco i 400mila.

Abbiamo circa 30 collaboratori che scrivono su Nurse24.it da tutta Italia, tra cui infermieri, medici e psicologi. Tutte persone, ci tengo a sottolinearlo, che condividono la nostra passione ma soprattutto i nostri valori. Abbiamo circa 64mila iscritti al sito, 150mila fan sulla pagina Facebook di Nurse24.it e vantiamo diversi cloni”.

 

Come è partito questo progetto?

“Il sito è nato nel 2012, ma la sua genesi è precedente. Dopo la laurea in infermieristica nel 2006 a Napoli sono andato a lavorare a Voghera. Non conoscevo nessuno ed ho iniziato ad interagire sui primi forum specialistici per confrontarmi con i colleghi e, al contempo, mi sono avvicinato al sindacato per cercare di cambiare ciò che – allora come oggi – non funzionava. Poi sono arrivato a Rimini nel 2008, quando è esploso il fenomeno Facebook. Così abbiamo creato la pagina “Infermieri incazzati”, dove si parlava dei problemi della categoria, che è arrivata ad avere più di 60mila like. Per l’epoca erano davvero tanti! D’altronde in quel periodo gli infermieri erano davvero molto arrabbiati. Un motivo su tutti: il mancato aumento degli stipendi da parte del governo. Così nacque l’idea del Nurse Pride a Roma, un evento che avrebbe dovuto portare tutta la categoria in piazza Montecitorio, senza sindacati e senza bandiere, per protestare e far sentire la propria voce. Purtroppo, alla fine fummo in pochi a metterci la faccia.

E allora mi sono detto: basta con le iniziative di protesta. Piuttosto meglio provare a migliorare ed arricchire il mondo dell’infermieristica, partendo proprio dall’informazione, che molte volte quando parlava (e parla) di questo settore lo fa senza conoscerlo”.

 

La redazione di Nurse24.it

 

E così è nato Nurse24.it.

Esatto. Nel 2012 ho registrato il dominio del sito e ho coinvolto altri colleghi tra cui Pietro Caputo, il socio con il quale sto portando avanti il progetto Nurse24.it e non solo”.

 

Con quali obiettivi?

Siamo nati come giornale di informazione. Uno dei primi slogan fu “ripulire l’informazione infermieristica”. Volevamo, e vogliamo ancora oggi, dare un’informazione chiara rispetto a questo mondo. E non politicizzata. Infatti Nurse24.it non è collegato né all’Ordine né ai sindacati. Poi circa 3 anni fa, nel dicembre 2015, ci siamo per così dire evoluti, creando la società Izeos grazie ad un investitore estero. È stato in quel momento che Pietro ed io ci siamo licenziati come infermieri nel pubblico e abbiamo intrapreso questo viaggio imprenditoriale.”

 

Come è cambiato il sito?

Lo abbiamo ristrutturato, ampliando il raggio d’azione. Dal punto di vista giornalistico pubblichiamo articoli quasi sempre esclusivi. Ma abbiamo anche contenuti per gli aspiranti infermieri con informazioni su sedi universitarie e quant’altro, una sezione per chi studia infermieristica e le specialistiche, poi informazioni utili per la libera professione e una sezione per gli Oss (Operatori sociosanitari, ndr). E ancora: informazioni e testi per i concorsi pubblici per infermieri. I contenuti sono gratuiti, basta registrarsi. Il nostro motto è “ci prendiamo cura di chi si prende cura”.

Non solo. Da qualche mese abbiamo dato vita ad H-ecm, branca della società che, sotto la direzione scientifica di Pietro, si occupa di formazione, con crediti formativi per l’aggiornamento di infermieri e non solo. Inoltre, abbiamo attivato una collaborazione con Unipegaso, prima università online d’Italia, che ha contenuti fortemente scontati per chi è iscritto a Nurse24.it.

Infine, abbiamo creato un’agenzia di comunicazione, ComuniCare, che crea contenuti giornalistici e campagne di comunicazione per terzi”.

 

Iacuaniello intervista il sindaco di Napoli Luigi De Magistris

 

Invece in questi anni sono cambiati i problemi denunciati dagli infermieri?

Purtroppo tanti sono rimasti gli stessi di un tempo: gli infermieri troppo spesso non hanno riconoscimenti, sia a livello di competenze sia a livello di stipendio. Spesso fanno più di ciò che serve e vengono demansionati. Dal punto di vista economico ci sono stati dei rinnovi contrattuali, ma hanno portato pochi euro in più in busta paga… Se un infermiere venisse pagato realmente per ciò che fa sarebbe ancora più motivato nel suo lavoro, che comporta moltissime responsabilità”.

 

Anche la vostra professione vive il problema di mancanza di numeri già denunciato dai medici?

La Federazione ha detto che mancano oltre 50mila infermieri. Ma i concorsi non vengono fatti. E dire che gli studenti non mancano. Ogni anno in media intraprendono gli studi infermieristici 30mila giovani. Si parla anche qui di togliere il numero chiuso, ma il problema vero è poi fare i concorsi e le assunzioni. Bisogna investire nella sanità e nel pubblico impiego. Invece qui ci sono stati i blocchi delle assunzioni e degli scatti e i rinnovi hanno portato poche decine di euro”.

 

Ultima domanda: quali sono gli obiettivi futuri di Nurse24.it?

“Diventare una community, non solo per professionisti sanitari, anche fuori dai social network, sviluppando il confronto diretto”.

 

Grazie Ferdinando, in bocca al lupo dalla nostra redazione.

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