San Marino. “Anche il nostro Stato riconosca la lingua dei segni”

San Marino. “Anche il nostro Stato riconosca la lingua dei segni”

SAN MARINO. “Anche il nostro Stato riconosca la lingua dei segni”. E’ l’appello lanciato dal Comitato Donne FUPS-CSdL.

[C.S.] In questi giorni è balzata agli occhi la notizia dell’Istanza d’Arengo n. 1, presentata agli Eccellentissimi Capitani Reggenti dall’Associazione Sportiva e Culturale Sordi Sammarinesi, affinché venga riconosciuta anche a San Marino la Lingua dei Segni (LIS). Si tratta di una forma di comunicazione con elementi verbali e non verbali,  atta a veicolare il significato delle parole tramite gesti delle mani, espressioni del viso e movimenti del corpo; si tratta pur sempre una lingua, con le sue regole.

Il Comitato Donne della FUPS-CSdL è solidale con l’Associazione e condivide l’Istanza avanzata, poiché ritiene indispensabile eliminare ogni forma di discriminazione, assicurando ad ogni persona la piena partecipazione alla vita sociale, cosa fattibile se esiste la possibilità di comunicare. Dare dignità ad ognuno significa far sì che ogni persona possa esprimere pienamente i propri bisogni e le proprie idee senza costringere ad una interpretazione, a volte, pressappochista.

In  alcuni paesi  europei viene insegnato il linguaggio dei segni  anche per le persone che hanno difficoltà di verbalizzazione e per coloro che sono affetti da patologie per le quali l’uso della voce è carente. L’Italia può vantarsi di un progetto denominato I-SPK, Io Se Posso Komunico, che ha preso vita circa un anno fa, per il quale stanno lavorando terapeuti ed insegnanti LIS. 

Il Comitato Donne ritiene che San Marino, avendo già dimostrato sensibilità con la firma di convenzioni sui diritti delle persone con disabilità ed essendosi avvicinato alle problematiche che vivono alcuni cittadini, possa dare ulteriore segno di progresso civile ed inclusione sociale accogliendo la richiesta dell’Associazione Sportiva e Culturale Sordi Sammarinesi, affiancando un esperto LIS alla nostra TV di Stato, e non solo per la lettura dei notiziari. Ci auguriamo, inoltre, che questa lingua possa essere insegnata  e divulgata tanto da poter garantire a tutti uno scambio corretto di informazioni.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy