Riccione (Rimini). Ogni anno sulle spiagge muoiono 500 tartarughe «Imparate a soccorrerle»

Riccione (Rimini). Ogni anno sulle spiagge muoiono 500 tartarughe «Imparate a soccorrerle»

Giorgia Sottile. Ogni anno sulle spiagge muoiono 500 tartarughe «Imparate a soccorrerle»Corsi di recupero sulle coste di Romagna e Marche.

RICCIONE (Rimini). «L’INTERESSE per la salvaguardia delle tartarughe marine deve restare acceso, perché l’estinzione di una specie è sempre un danno per tutti». Così Sauro Pari, presidente della Fondazione Cetacea Onlus di Riccione, lancia l’allarme sui rischi che corrono questi animali nell’Adriatico. Dottor Pari, quanto è numerosa la popolazione di tartarughe marine nell’Adriatico? «La maggiore presenza di nidi di tartarughe si trova a sud dei nostri mari, ma nel giro di dieci anni la loro presenza nell’Adriatico è quasi raddoppiata. Il loro spostamento è dovuto principalmente a questioni di approvvigionamento, visto che i nostri mari sono molto ricchi di piccoli pesci, crostacei e calamari». Di che numeri parliamo? «L’ultimo censimento risale al 2013, quando siamo riusciti a circoscrivere la loro presenza in circa 75 mila unità. Ma il numero è in continuo aumento, per questo è importante incrementare anche la loro tutela». Quali sono i principali rischi che corrono nei nostri mari? «Soprattutto le attività di pesca, durante le quali le tartarughe possono rimanere accidentalmente incastrate nelle reti. Ma capita anche che si scontrino con natanti o che rimangano incastrate in rifiuti di plastica sparsi in mare. (…)

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