SAN MARINO. Dalle assemblee degi Azionisti di Banca di San Marino (24 novembre) e dell’Ente Cassa di Faetano (25 novembre) si è percepito una voglia di partecipazione della gente che può costituire un buon segnale per una inversione di rotta anche per il Paese, a quanto scrive oggi Marino Cecchetti su L’Informazione di San Marino.
(…) Dopo aver bocciato la fusione Bsm-Cassa di Risparmio (soprattutto per il modo con cui è stata proposta), le due assemblee hanno chiesto di fermare le bocce e fare il punto della situazione. C’è bisogno di capire: 1) come stanno effettivamente le cose in Bsm; 2) come in Bsm si è arrivati alla situazione attuale. Tenendo presente che Bsm: a) era super patrimonializzata quando l’hanno lasciata Sergio Zanotti e Marcello Malpeli
Gli azionisti Bsm ed i soci dell’Ente Cassa di Faetano hanno deciso di portare ordine e chiarezza nella gestione della Banca per rafforzarla, se necessario, anche con un impegno personale, come è stato detto in alcuni interventi. Bsm vuole restare a tutti i costi la Banca dei Sammarinesi, protagonista nel sistema finanziario e nel Paese, d’accordo azionisti, soci e dipendenti.
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