San Marino. Tassa sui capitali detenuti regolarmente all’estero: Anis critica la scelta del Governo

San Marino. Tassa sui capitali detenuti regolarmente all’estero: Anis critica la scelta del Governo

SAN MARINO. [c.s.] “«Il Governo alimenta solo rabbia e sfiducia con l’idea di una nuova tassa sui capitali detenuti regolarmente all’estero. Ritiri subito l’emendamento, ingiusto e proposto ancora una volta senza alcun confronto».

ANIS esprime assoluta contrarietà, profondo sconcerto e preoccupazione sull’emendamento proposto dal Governo alla Legge di Bilancio per introdurre una tassa sui capitali detenuti regolarmente all’estero (Art. 37 bis Imposta sulla ricchezza detenuta all’estero).

Si tratta di una azione grave, senza fondamento giuridico né etico, attraverso cui il Governo in sostanza punisce i suoi stessi cittadini per una scelta personale di gestione dei propri risparmi, che in uno stato di diritto dovrebbe sempre essere tutelata come libera e inviolabile.

Invece di lavorare e impegnarsi per riconquistare la fiducia dei sammarinesi, e non solo, nel sistema Paese – incluso il comparto bancario – e quindi riattrarre i capitali eventualmente usciti, il Governo pensa di arrivare allo stesso risultato attraverso la coercizione e il ricatto. Senza rendersi conto che questo meccanismo perverso genera solo altra rabbia e paura.

Le imprese sammarinesi stanno crescendo ed è quindi evidente come le loro risorse, ovunque legittimamente detenute, confluiscano anche negli investimenti sul territorio.

Penalizzarle con una nuova tassazione – peraltro inconcepibile nel merito – significa indebolire proprio quella economia reale che sta tenendo in piedi il Paese e che ha sempre dato prova concreta, tra sacrifici, tasse e patrimoniali, di collaborazione e partecipazione. Il tutto a fronte di una totale debolezza e latitanza del Governo nel portare avanti scelte sane, riforme essenziali e interventi di efficientamento e spending review che da ormai troppo tempo vengono rimandati.

Come è possibile che in un momento così difficile in cui ci aspetteremmo dal nostro Stato, dal nostro Governo, cura, attenzione e condivisione per superarlo insieme, ci troviamo invece a doverci difendere da azioni dannose e incomprensibili che ci colpiscono mettendo a repentaglio la continuità delle nostre aziende a San Marino?”

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy