Il Governo teme delle ripercussioni finanziarie, come conseguenza dell’acceso dibattito politico di questi ultimi giorni, a seguito degli eventi che hanno coinvolto il sistema bancario. Per questo motivo invita tutti gli attori politici ad un atteggiamento moderato e costruttivo:
“Se in uno scontro politico è del tutto legittimo il tentativo delle opposizioni di far cadere il Governo e ricorrere alla polemica, si deve però evitare di generare sfiducia nel sistema e paura nei risparmiatori”. Il Congresso di Stato interviene nell’accesa discussione politica sulle banche, recentemente rinvigorita dal “caso CIS”, rivolgendo un appello ad abbassare i toni, rivolto a tutti gli attori, politici e sociali. “Perché il sistema finanziario si basa sulla fiducia, molto facile da perdere e molto difficile da guadagnare”.
Non si deve arrivare al punto di produrre timore nei risparmiatori, soprattutto basandosi su interpretazioni a proprio uso e consumo di atti giudiziari, sui “si dice”, su notizie non verificate o interessate.
Nel corso di questa legislatura, suo malgrado, il Governo si è trovato a gestire due situazioni complicate: quella di Asset e quella di Banca Cis. Difficoltà causate da ragioni differenti, da decisioni dissimili fra loro degli organismi dirigenti delle due banche, ma in entrambi i casi capaci di mettere a rischio i risparmiatori che in quelle banche avevano creduto.