San Marino. Il sindaco di Misano Stefano Giannini difende l’accordo con il Titano sui rifiuti

San Marino. Il sindaco di Misano Stefano Giannini difende l’accordo con il Titano sui rifiuti

[c.s.] “Se è legittima l’attività propagandistica di Renata Tosi finalizzata ad accattivarsi le simpatie degli elettori 5 Stelle (a insaputa dei consiglieri di minoranza di Misano), meno accettabile è quando un Sindaco per le sue manovre politiche  crea ingiustificato  allarme nella popolazione

E’ falso che il rinnovo dell’accordo tra Regione e RSM “comporti un aumento di rifiuti pericolosi a Raibano”.

A Raibano i rifiuti pericolosi non possono aumentare per il semplice fatto che in quel termovalorizzatore non si trattano proprio, per espresso divieto dell’Autorizzazione ambientale che consente l’esercizio dell’impianto. E’ pure falso che l’accordo preveda un aumento di afflusso di rifiuti da San Marino a Coriano. Gli unici rifiuti di cui la Regione può stabilire la specifica destinazione sono i rifiuti urbani e il rinnovo prevede un massimo di 13 mila tonnellate di rifiuti urbani da San Marino, 3 mila in meno rispetto all’accordo precedente. 

Il dato reale dei conferimenti resta poi ben al di sotto del tetto massimo fissato: negli ultimi 3 anni, nonostante la disponibilità di 16 mila tonnellate, non si sono mai superate le 9.500 tonnellate. L’alternativa a non trattare i rifiuti urbani di San Marino sarebbe quella di subire una discarica, magari al confine con Coriano. Non credo convenga.

I rifiuti speciali non pericolosi saranno accolti invece nell’intera Regione, senza una precisa destinazione e prevalentemente per attività di recupero, con un tetto di 49 mila tonnellate, ma i conferimenti reali sono sempre stati inferiori anche in questo caso: il dato più elevato degli ultimi 3 anni è stato di circa 26 mila tonnellate, distribuito in varie località della Regione e prevalentemente destinati a recupero e non a smaltimento. 

Come tutti sanno i rifiuti speciali non pericolosi sono a  libera destinazione,  quindi non sono soggetti alla pianificazione regionale sulla destinazione e prevalentemente sono a destinati a recupero di materia  e non a smaltimento.

La riduzione dei rifiuti urbani da San Marino a Raibano è frutto dei livelli crescenti di raccolta differenziata registrati a San Marino, perché già da anni, anche su iniziativa del sottoscritto e dell’amministrazione comunale di Coriano, la Regione ha richiesto alla Repubblica di accompagnare la convenzione con la medesima azione di miglioramento della raccolta differenziata e con obiettivi simili a quelli richiesti ai Comuni della Regione. San Marino paga ai Comuni confinanti con l’inceneritore la stessa indennità di disagio che pagano i comuni riminesi.  Poi lo scorso settembre, in vista del rinnovo della convenzione, il sottoscritto ha chiesto direttamente a San Marino di esplicitare al proprio Comune in  un documento le azioni incrementative della raccolta differenziata. Altre simili azioni sono state fatte dal Comune di Coriano. Riccione non pervenuta.

Se si vuole fare una politica credibile sugli inceneritori bisogna aumentare la raccolta differenziata perseguendo gli obiettivi del Piano regionale.

Misano nel gli ultimi mesi è sopra l’86% di raccolta differenziata. Analoghi risultati li ha Coriano. Entrambi abbiamo introdotto la tariffa puntuale, come consigliato dalla Regione che richiede impegno all’amministrazione, ai cittadini, alle imprese. Riccione, comune maggiormente confinante con Raibano, arranca invece poco sopra il 60%, ben lontano dell’obiettivo del 70% previsto dalla Regione entro l’anno. Semplice fare il capo popolo”.

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