San Marino. Semplificazione amministrativa e maggiore chiarezza verso i consumatori

San Marino. Semplificazione amministrativa e maggiore chiarezza verso i consumatori

[c.s.] “La Segreteria all’Industria e Lavoro intende far sapere alla cittadinanza che con la Legge n.15/2019 è stato abrogato il Decreto Delegato che disciplinava l’applicazione obbligatoria del logo e-commerce per gli operatori che commercializzano i propri prodotti anche su piattaforme online.
Tale misura si è resa necessaria a causa di poca chiarezza nei confronti dei consumatori sul significato del logo stesso; la modifica è stata apportata per tutelare il nome della Repubblica da possibili violazioni di legge messe in atto da chi vende online. Infatti, il logo e-commerce stava ad indicare unicamente che l’operatore economico era iscritto in apposito registro delle attività di commercio online, presso l’Ufficio Industria, ora Ufficio Attività Economiche.

Il marchio perciò, non rappresentava in alcun modo indicazione di qualità o di provenienza dei prodotti commercializzati, ma come detto, solo l’iscrizione in apposito registro tenuto per gli operatori operanti nel territorio sammarinese.
Ad oggi, gli operatori che intendono commercializzare online sono tenuti comunque ad iscriversi in apposito registro, come indica la normativa sul commercio online, ma non sono più obbligati ad esporre il marchio “Logo e-commerce San Marino”. Per gli adeguamenti è previsto un periodo transitorio di 30 giorni durante il quale gli operatori sono tenuti ad adoperarsi per rimuovere il marchio identificativo nel proprio sito e-commerce. Il mancato adeguamento da parte dell’operatore di e-commerce comporta la sanzione di 500€.
Il consumatore può trovare tutte le informazioni necessarie di identificazione del venditore privato (Art.28 Legge n.58/2013), e l’Operatore Economico di e-commerce non dovrà più essere sanzionato per l’assenza di un logo.
Si invita infine a non fare confusione tra questa norma, che ribadiamo serve a tutelare l’immagine della Repubblica evitando che venga associata a comportamenti potenzialmente scorretti di operatori privati, e le norme sulla tutela dei consumatori, che sono in via di elaborazione e saranno emanate nei prossimi mesi”.

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