San Marino. “Attacchi violenti perché abbiamo agito per sradicare un centro di potere ventennale”

San Marino. “Attacchi violenti perché abbiamo agito per sradicare un centro di potere ventennale”

“Attacchi violenti perché abbiamo agito per sradicare un centro di potere che regnava da vent’anni / Simone Celli, dopo le dimissioni dal Consiglio, ripercorre i due anni di legislatura

Antonio Fabbri: Lunedì scorso l’ex Segretario alle finanze, Simone Celli, ha formalizzato le sue dimissioni dal Consiglio Grande e Generale dopo che il 15 ottobre scorso aveva lasciato l’incarico alla Segreteria di Stato.

Quali sono le ragioni che l’hanno portata a maturare una simile decisione? “Le motivazioni sono molteplici e ritengo di averle illustrate in modo adeguato nella mia lettera di dimissioni. Sinceramente non ho molto altro da aggiungere”. Ci sono margini per un ripensamento? “Assolutamente no. E’ una scelta irreversibile, che ho ponderato a lungo prima di assumere”.

Nella lettera consegnata ai Capitani Reggenti ha lamentato il clima di odio e di livore che l’opposizione ha fomentato nei suoi confronti in questi due anni e ha apertamente parlato di violenza verbale, insulti, denigrazioni, intimidazioni e campagne diffamatorie condotte con la protezione dell’immunità consiliare. Sono rilievi pesanti, non crede di aver esagerato? “In aula consiliare sono stato definito il capo di una organizzazione criminale, c’è chi senza troppi giri di parole mi ha dato del ladro e del corrotto, almeno un paio di Consiglieri hanno minacciato di denunciarmi in Tribunale e nel corso dell’ultima sessione del Consiglio tutti gli esponenti di opposizione hanno abbandonato i loro scranni mentre stavo svolgendo il mio intervento sulla vicenda Asset Banca. Se c’è qualcuno che ha esagerato, non credo proprio di essere io”. (…)

Intervista tratta da L’informazione di San Marino

Leggi l’intervista integrale a Simone Celli pubblicata dopo le 23

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