San Marino. Adesso.sm sulla convocazione del Consiglio Giudiziario Plenario

San Marino. Adesso.sm sulla convocazione del Consiglio Giudiziario Plenario

COMUNICATO STAMPA

 

Sulla convocazione del Consiglio Giudiziario Plenario

 

Prima di avanzare ipotesi quali quelle presenti nel comunicato stampa firmato dai Consiglieri di opposizione venerdì scorso, sarebbe opportuno informarsi sui fatti reali e capire che le cose stanno esattamente all’opposto di quelle ipotizzate.

Basterebbe infatti leggere la convocazione del Consiglio Giudiziario Plenario prevista per martedì prossimo per capire quanta attenzione e quanto senso dello Stato l’Eccellentissima Reggenza, coadiuvata dagli uffici competenti per questioni tecnico-giuridiche, ha profuso nel riunire un organo che, per la prima volta nella sua storia, vede il Tribunale diretto, a norma di legge, da un Magistrato Dirigente che non è né Commissario della Legge, né giudice di grado superiore.

Di fronte a questa fattispecie ci sembra che la Reggenza abbia usato la massima prudenza, convocando il Consiglio Giudiziario prima in una seduta specifica, per confrontarsi circa le migliori modalità per garantire la piena operatività del Consiglio Giudiziario Plenario; quindi, in una convocazione successiva, ha solo allertato la rosa di coloro che potrebbero essere convocati comprendendo tutte le ipotesi che possano scaturire dalla decisione assunta dall’organo stesso, come specificato chiaramente nella convocazione.

Un comportamento ineccepibile, a nostro modo di vedere, e dispiace continuare a constatare che Consiglieri, anche se di opposizione, cercano ogni cavillo, pur di mettere in difficoltà la funzione della Reggenza e, forse, per tentare di impedire il pieno funzionamento del tribunale.

La maggioranza ha sempre ritenuto importante rispettare le decisioni del Consiglio Giudiziario Plenario e ritiene prioritario fare tutto il possibile per assicurare la piena operatività del tribunale, nell’interesse del Paese.

La maggioranza esprime, infine, piena disponibilità al dialogo, anche, qualora sia ritenuto necessario, attraverso modifiche normative che vadano nell’unica direzione di garantire la piena operatività della politica giudiziaria e del tribunale.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy