San Marino. Il decreto sulla Polizia Civile accende il dibattito nel CGG

San Marino. Il decreto sulla Polizia Civile accende il dibattito nel CGG

Riprende il Consiglio Grande e Generale. Ieri un tema che ha generato un confronto acceso è stata la riforma prevista per la Polizia Civile:

Dopo la pausa del week end il Consiglio Grande e Generale riparte con la ratifica dei Decreti delegati-decreti legge. In apertura, i Segretari di Stato Guerrino Zanotti e Eva Guidi annunciano di soprassedere alla ratifica di alcuni decreti, tra cui il n. 2  “Indicatore della Condizione Economica per l’Equità – ICEE” e il n.16  “Misure urgenti a sostegno di operazioni a tutela del sistema finanziario”, per venire incontro alle richieste della Centrale sindacale unitaria di poter avere più tempo a disposizione per un ulteriore confronto e approfondimento.  

            In particolare, rispetto al decreto n.16, il Segretario per le Finanze Eva Guidi chiarisce come non ci fosse l’urgenza di portare a ratifica il provvedimento, ma è stato inserito all’ordine del giorno della prima sessione consiliare utile, come da regolamento. “Considerato il suo importante contenuto e che riteniamo doveroso il confronto richiesto- sottolinea quindi Guidi-  e anche noi concordiamo che non ci possano essere problemi su una materia così importante a fare tutti gli approfondimenti necessari insieme alla Csu”.  

            Si procede quindi all’esame e alla ratifica del Decreto delegato n.178, che regola le modalità di impiego delle risorse destinate al “Certificato di Credito Sociale”. Il Segretario di Stato per le Finanze, nel corso dell’esame, fornisce i dati relativi ai destinatari del credito sociale: sulle 161 domande presentatenel 2018, ne sono state accolte 75 per 131 mila euro di stanziamenti “ben al di sotto di quelli previsti”.

            Sul decreto successivo, il n.152 “Profili di ruolo e primo fabbisogno del corpo di Polizia Civile” si sviluppa un ampio dibattito, con l’opposizione che coglie l’occasione per ribadire la necessità di una riorganizzazione complessiva dei corpi di polizia, piuttosto che interventi limitati a ciascun corpo. Non mancano critiche più forti, come quella di Federico Pedini Amati, Mdsi, che punta il dito contro un provvedimento che definisce un “decreto elettorale”. Il Segretario di Stato per gli Affari interni, Guerrino Zanotti, replica che “la riorganizzazione dei corpi di polizia va fatta” e  assicura che si sta lavorando in questo senso, “ma è un percorso non semplice e non velocissimo”, puntualizza. Quindi spiega l’esigenza del decreto: “Siamo a fare il secondo fabbisogno della Pa- motiva- e ancora non avevamo approntato quello della Polizia civile, abbiamo fatto questo intervento che va esclusivamente a definire fabbisogno e profilo di ruolo”. Smentisce chi accusa il governo di avere “aumentato i numeri”: “Non siamo andati a modificare nulla, la legge 196 del ’93 riporta gli stessi numeri”. Il decreto definisce il fabbisogno della polizia civile in un dirigente, 4 ufficiali , 8 ispettori 16 sovrintendenti e 67 agenti:  “A parte due ufficiali in più, sono gli stessi numeri del ’93”. E ancora, a conferma che non si tratta un decreto preelettorale, prosegue Zanotti, è stata lasciata cadere la richiesta della Polizia civile per il riconoscimento di un livello intermedio, il sesto bis.  Infine, Zanotti ribadisce la necessità del decreto: “Lo ritengo un provvedimento dovuto – conclude – con cui si va a colmare un passaggio previsto dalla legge di riforma della Pa in un settore importantissimo della pubblica amministrazione quale la Polizia civile”. Inoltre, il Segretario sottolinea come il provvedimento sia “il frutto di un confronto durato anche più di un anno” e che “non va a creare situazioni di differenze particolari con altri corpi di polizia”.

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