San Marino. Accordo di Associazione con l’Ue: la seduta rimane segreta

San Marino. Accordo di Associazione con l’Ue: la seduta rimane segreta

[c.s.] “I lavori odierni sono per larga parte dedicati al comma 17, con il riferimento sullo stato di avanzamento dell’accordo di Associazione con l’Ue, che si svolge in seduta segreta. Non viene infatti accolta la mozione del Psd, presentata ieri da Giancarlo Capicchioni, per rendere la seduta pubblica. Il presidente della Commissione Alessandro Bevitori, Ssd, motiva il ‘no’ a garanzia della riservatezza dei temi affrontati. In una fase delicata della trattativa, la pubblicizzazione degli argomenti e delle posizioni “ci indebolirebbe nel negoziato”, chiarisce. Da parte del Presidente si manifesta comunque “ampia disponibilità” a realizzare momenti di confronto con le forze politiche, all’insegna di “responsabilità e riservatezza”.

Duratne l’esame del comma 17, presenti in audizione il consulente della Segreteria Affari Esteri, Roberto Baratta, il direttore della Direzione Affari Esteri Luca Brandi e il suo staff. Il comma risulta terminato con l’approvazione di un Odg della maggioranza.

I lavori riprendono quindi a microfoni aperti, con l’esame del Pdl “Riforma della Consulta dei cittadini sammarinesi residenti all’estero”. Come spiega la relazione illustrativa del Sds Affari Esteri, Nicola Renzi, il Progetto di Legge procede a “riformare esclusivamente la durata, l’articolazione e l’ampliamento del numero dei rappresentanti dell’Assemblea della Consulta dei cittadini sammarinesi residenti all’estero”. In dettaglio all’articolo 6 si prevede che agli attuali 45 rappresentanti avanti diritto a partecipare all’Assemblea della Consulta, se ne aggiungano altri 10 supplementari, per un totale di 55 partecipanti. All’articolo 7 si prevede l’organizzazione di una Consulta annuale (rispetto le due attuali) che abbia dutata da 3 a 4 giorni. Il Pdl di riforma della Consulta viene accolto a larga maggioranza, con 10 voti a favore, 2 astenuti e nessun contrario. Viene indicato relatore unico Fabrizio Francioni, Ssd.

Si passa al Comma 9, “Riferimento trimestrale del Segretario di Stato per gli Esteri, in merito al numero e delle pratiche alla concessione di residenza elettiva e motivazioni degli eventuali dinieghi”. Il Segretario Nicola Renzi dà lettura della relazione sulle nuove istanze depositate al Dipartimento Affari esteri da settembre 2018 a gennaio 2019: le richieste ammontano a 2, una è relativa ad investimento finanziario e la seconda al ricongiungimento famigliare. Entrambe hanno avuto esito positivo. Nel corso del dibattito Gian Matteo Zeppa, Rete, interviene per chiedere che nel riferimento siano indicati il numero della delibera del congresso, nome e cognome del richiedente: “Essendo solo una presa d’atto mi sembra dovuto nel riferimento sulle residenze elettive – puntualizza – diversamente, è una semplice scritta nera su foglio bianco”. Il segretario di Stato Renzi si dice concorde e assicura che inoltrerà la richiesta al funzionario preposto alla redazione della relazione.

La Commissione passa ai comma successivi relativi alla concessione dei permessi di soggiorno e di residenza. Non vengono accolte tre richieste di permesso di soggiorno per mancanza di requisiti, tutte le altre richieste hanno l’ok. La seduta termina, gli Odg presentati ieri in comma comunicazione dall’opposizione saranno esanati nella prossima seduta. 

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