San Marino. L’indifferenza sulla fumeria

San Marino. L’indifferenza sulla fumeria

Marino Cecchetti. L’indifferenza sulla fumeria.

Nemmeno la proposta del Movimento Rete di trasformare Città centro storico in una fumeria di marijuana ha scosso il Paese. Come se il Paese fosse rassegnato ormai a qualunque destino. Non mancano, infatti, altri segnali preoccupanti. Ad esempio l’assenza della gente alle udienze del processo Conto Mazzini, spostato quasi subito da un salone del Kursaal all’aula consueta del Tribunale, capace appena di contenere imputati ed avvocati. Altro esempio: la patrimoniale. L’ha pagata soltanto la gente comune. Cioè chi, a catasto e in banca, si presenta con nome e cognome. Uno scandalo. Eppure non c’è stata alcuna protesta significativa. Ritorniamo alla droga. Negli anni Ottanta e Novanta ci si preoccupava di aiutare i giovani a starne lontano: famiglie, scuola, società, politica assieme, sulla stessa linea. Ci si spinse a elaborare proposte anche piuttosto generali, facendo leva, ad esempio, sul fatto che ci sentiamo ancora comunità. “In un mondo che non ha più valori, certezze, saperi ‘veri’ da trasmettere e da additare alle nuove generazioni, il senso di appartenenza ad una comunità rappresenta un punto di riferimento. E può essere adoperato per far partecipe l’individuo di un flusso di continuità, per rinsaldargli attorno una rete di rapporti che ne eviti l’isolamento” (Annuario della Scuola Secondaria Superiore, n.22, a. s. 1994-95). (…)

Tratto da L’informazione di San Marino

Leggi l’articolo integrale di Marino Cecchetti pubblicato dopo le 22

 

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