Il caso Lia torna in appello.
Dopo la decisione del giudice per i Rimedi straordinari, Esposito, torna in appello il caso di Achille Lia, l’evaso che era stato condannato a un anno per furto in contumacia ed è stato poi rimesso nei termini essendo suo diritto partecipare al processo del quale non aveva avuto conoscenza. L’avvocato Rossano Fabbri ha ricostruito i passaggi, ancora pendenti, in Italia, dove è stata chiesta l’estradizione. Il caso è in Cassazione. L’avvocato Fabbri ha chiesto che venga rinnovato il giudizio di primo grado perché “l’intera procedura venga riportata nell’alveo della correttezza”, nel merito ha sottolineato la tenuità del furto mancato.
Il Pf ha chiesto la conferma della condanna di primo grado. Il giudice Caprioli si è riservato la decisione.
Tratto da L’informazione di San Marino