Dopo due anni di negoziato con l’Unione europea, la diplomazia segreta di Renzi e del suo governo, sempre denunciata dal PSD, sarà inchiodata dalla realtà. A pagarne il prezzo saranno ancora i cittadini, costretti ad ingoiare un Accordo del quale non sanno nulla e del quale nulla potranno capire in tempi così stretti e su una materia così complessa?
Il Partito dei Socialisti e dei Democratici ritiene “allucinante che, malgrado le ripetute richieste del PSD, ancora non esista un documento ufficiale e pubblico sul contenuto del negoziato e che, ancora la scorsa settimana, sia stata respinta dalla maggioranza la richiesta di abolire la diplomazia segreta a San Marino, già abolita negli Stati Uniti da Wilson 100 anni fa”.
In due soli mesi dovranno essere recuperati anni di mancata divulgazione delle informazioni utili a far capire le prospettive positive date dall’ingresso nel Mercato Unico, dalla fine dello status extracomunitario pur senza aderire alla Unione Europea; ma anche due soli mesi in cui spiegare quanto dovranno cambiare le nostre istituzioni, la pubblica amministrazione, il processo legislativo. Il PSD ha sempre sostenuto che una maggior integrazione non è fatta di sole ‘rose e fiori’ e che, a fronte di una conquista importante, era necessario far bene comprendere le rinunce.
Il PSD teme che se è vero che quello dell’Accordo di Associazione è “un treno che passa una volta sola” è anche vero che finché non si sa dove si va ed a quali condizioni, non c’è nessuno disposto a comprare il biglietto, figuriamoci a salire sul treno.
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