I lavori della Commissione consiliare Affari interni, riunita ieri a Palazzo Pubblico

I lavori della Commissione consiliare Affari interni, riunita ieri a Palazzo Pubblico

 

COMUNICATO STAMPA

 

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI COSTITUZIONALI E ISTITUZIONALIPUBBLICA AMMINISTRAZIONE, AFFARI INTERNI, PROTEZIONE CIVILE, RAPPORTI CON LE GIUNTE DI CASTELLO; GIUSTIZIA; ISTRUZIONE; CULTURA; BENI CULTURALI, UNIVERSITA’ E RICERCA SCIENTIFICA

 

             Nel primo giorno di lavoro della Commissione consiliare sono stati esaminati e approvati due progetti di legge. 1) “Introduzione del reato di corruzione privata nell’ordinamento sammarinese” viene approvato con 11 voti a favore, zero contrari e 2 astenuti, relatore unico indicato è il consigliere Marianna Bucci, Rete.             Come spiega il Segretario di Stato Nicola Renzi, nella relazione al progetto, il provvedimento “risponde al primario obiettivo di introdurre nell’ordinamento sammarinese una categoria di reato attualmente mancante, cioè a dire quello di corruzione privata”. E di fatto “punta a recepire le raccomandazioni emanate dal Gruppo di Stati contro la Corruzione del Consiglio d’Europa (GRECO) nei confronti della Repubblica di San Marino- sottolinea- nel Rapporto sul Terzo Ciclo di Valutazione, adottato a Strasburgo il 18 marzo 2016”.

            Il Pdl trova il favore anche di parte dell’opposizione- Rete, Gruppo Misto-mentre il Pdcs si è astenuto, criticando l’eccessiva attività normativa legata agli adeguamenti agli standard internazionali. “Ma non vogliamo passi il concetto per cui la Dc sia contraria alle regole di trasparenza e alla conformità e agli standard per avere un ordinato senso di credibiltà da parte del nostro Paese- puntualizza Teodoro Lonfernini- siamo contrari alla metodologia del regolamentare tutta la vita del Paese”.             Nel corso del dibattito, il consigliere Marianna Bucci, Rete, presenta un Odg che rafforza l’impegno del governo nella lotta alla corruzione. In particolare, l’Odg chiede l’attivazione di “un tavolo permanente che riunisca a cadenza periodica i rappresentanti di assocciazioni di categoria, delle organizzazioni sindacali, dell’Associazione bancaria sammarinese e i dirigenti Pa affinchè appronti iniziative di sensibilizzazione in tema di corruzione dedicate al mondo delle imprese e dei lavoratori pubblici e privati; analizzi cause ed effetti del fenomeno corruttivo e si confronti al fine di formulare indirizzi utili al miglioramento degli strumenti di contrasto della corruzione in tutti i settori economici” e inoltre chiede all’esecutivo di informarsi rispetto la possibile adesione del Paese all’organizzazione “Transparency Global”. La discussione sull’Odg e la sua votazione viene rinviata alla prossima seduta, prevista martedì, ne frattempo Marina Lazzarini, Ssd, si esprime in favore di una sottoscrizione condivisa.

2) La Commissione affronta poi velocemente l’esame dell’articolato e il voto del Progetto di legge “Modifiche alla normativa in materia di Trust” approvato con 9 voti a favore zero contrari. Viene indicato Relatore di maggioranza il consigliere Margherita Amici, Rf.

            In Comma comunicazioni, in apertura di seduta, in più interventi, viene affrontato il tema della scuola, rispetto l’intesa raggiunta tra Segreteria Istruzione e Sindacati, così come sul problema di reclutamento di insegnanti nella scuola primaria, su cui prende parola in replica anche il Segretario di Stato Marco Podeschi.

 I lavori della Commissione riprenderanno martedì in notturna

 

 

Comma 1. Comunicazioni

Mariella Mularoni, Pdcs Intervengo sulla recente sigla del Protocollo d’intesa tra Segreteria di Stato all’Istruzione e Federazioni pubblico impiego che ha portato alla sospensione della mobilitazione degli insegnanti.Questo accordo è un piccolo successo, ma non è sicuramente un punto di arrivo, ci sono ancora tanti aspetti da definire, tra questi il taglio delle cattedre previste, su cui permane un velo di ambiguità, preoccupa che la riduzione delle cattedre e i tagli non siano esclusi nell’intesa siglata.  Riconosco al Sds Podeschi di aver voluto ricercare il dialogo con il personale docente, considerato anche che la mobilitazione è stata momentaneamente sospesa, non vorrei però che dietro questa intesa si celasse una futura manovra di spending review nella scuola, in particolare sui precari, la parte più debole e in difficoltà della categoria.

            Altro aspetto che dibatteremo e su cui non sono d’accordo è quanto stabilito per la scuola secondaria superiore, ovvero che l’orario scolastico debba dipendere dall’organizzaizone dei trasporti. Sovrebbe essere forse il contrario, che l’azienda si adegui e preveda trasporti sulla base dell’organizzazione scolastica. Ringrazio la Segreteria per l’Istruzione per aver ascoltato gli insegnanti per l’apertura di un tavolo di confronto e per aver cercato un punto di accordo che rappresenta una tregua per una battaglia che dura dal luglio scorso. Ma non possiamo ritenerci pienamente soddisfatti perché ci sono ancora molti aspetti da chiarire, a tutela anche della professionalità del corpo docenti, e che saranno oggetto di confronto tra le parti.

Fabrizio Perotto, Rf Volevo rendere edotta la Commissione di quello che era un problema già stato dibattuto tramite l’interrogazione fatta al Sds Podeschi nelle scorse settimane, afferente al ciclo scolastico della scuola primaria. Per quanto concerne la scuola primaria, il governo italiano negli anni scorsi – soprattutto intorno al 2004-2005- ha stabilito per la Facoltà di Scienze della formazione primaria, l’indirizzo di specialistica per insegnare nella scuola d’infanzia ed elementare, che il tirocinio di 4 anni venisse svolto nella Provincia di cui l’Università fa parte. Per quanto concerne la scuola primaria di San Marino quindi abbiamo un problema che va avanti da qualche anno di reclutamento degli insegnanti. Basta scorgere le graduatorie della scuola primaria per renderci conto che nei prossimi anni, rispetto alla rotazione del personale afferente ai pensionamenti, avremo delle difficoltà a sopperire a tutte le  richieste di incarichi annuali, di sostegno e di sostituzione annuali…Proprio perchè si sa che gli studenti lauerandi da qualche anno hanno la facoltà di accedere alle graduatorie per fare supplenze, anche se non comporta punteggio di servizio. Nella mia interrogazione al Segretario Podeschi- da cui ho avuto risposta positiva- rilevavo che alcuni giovani sammariensi laureandi in Scienze della Formazioni hanno manifestato difficoltà nel poter svolgere tirocinio nelle scuole italiane e nello stesso tempo nella facoltà di svolgere brevi o medie supplenze. E’ un problema che mi fa piacere sapere che la Segreteria voglia affrontare nel più breve tempo possibile, non è solo un problema per i laureandi, ma anche per la nostra scuola. Questo infatti impedisce a molti lauerandi di fare supplenze. Invito la Segreteria anche a sensibiizzare, tramite le opportune iniziative, i giovani sammarinesi che volessero accedere all0insegnamento. Nei prossimi anni in graduatoria avremo una forte esigenza di reclutamento.

Dalibor Riccardi, Gruppo Misto L’intervento del Commissario perotto mi ha stimolato, lui lavora in ambito scolastico e credo sappia bene quale sia la situazione di coloro che provano a fare un percorso accademico e oggi si ritrovano a fare tutt’altro. Il mondo della scuola non deve essere condizionato dalla difficoltà del ricambio, ma bisogna fare una riflessione, su cosa può accadere, e sul fatto che questo percorso di studi sempre meno persone lo intraprenderanno perché gli sbocchi saranno sempre più limitati. Credo invece che chi sceglie a carriera dell’insegnamento sia un patrimonio da tutelare.

Marco Podeschi, Segretario di Stato all’Istruzione 

Il 19 marzo è stato sottoscritto un accordo tra Segreteria Istruzione e le Federazioni dei sindacati in tema di istruzione. Non è che gioisco di questo accordo, arriva dopo mesi di incontri, c’erano temi che derivavano dal decreto sulla scuola che in realtà tratta di interventi minimali su alcuni ordini di scuola ed  è un po’ esagerato chiamarlo così. Dopo 6 /7 incontri avvenuti tra ottobre 2018 e febbraio 2019, sono emerse da parte degli insegnanti una serie di difficoltà, che vanno ben oltre l’ultimo decreto, e nel dialogo attivato con le organizzazioni sindacali abbiano ritenuto opportuno trovare una situazione di equilibrio e ragionevolezza, perchè va bene la mobilitazione, ma quando si parla di scuola di mezzo ci sono i nostri ragazzi.

            L’accordo non nasconde una forma sottile di spending review, anzi è tutt’altro, si parla di temi di riflessione sull’estensione dell’ordinamento scolastico a 18 anni, di elementi di rafforzamento dell’offerta formatica nella scuola secondaria. Noi oggi abbiamo oltre 200 cittadini sammarinesi o residenti iscritti a corsi di studio fuori territorio, corsi presenti anche in territorio, sarebbe quindi sensato rafforzare l’offerta formativa per riportare studenti in territorio. A ciò si associano i dati demografici del 2018, confermano un trend di riduzione di un 1/3 delle nascite rispetto tre anni fa. Ciò porterà nei prossimi 4/5 anni per le scuole un impatto nella riduzione degli iscritti nelle scuole considerevoli, anche in Castelli dove il tema non era così evidente. Non solo quindi Montegiardino e Chiesanuova, anche nel castello di San Marino la riduzione è importante in presenza di due plessi di scuole elementari e d’infanzia. Sul tema del trasporto scolastico sollevato dal consigliere Mularoni, il problema è stato rappresentato per la prima volta dagli insegnanti delle scuole medie ad aprile scorso, abbiamo iniziato a fare gli approfondimenti con la direzione dell’Azienda del trasporto scolastico, per riorganizzare  la linea di trasporto. C’è poi tema della sicurezza ragazzi, ci sono criticità sulla fermata principale, in una posizione un po’ pericolosa.

 

Comma 2. Esame del Progetto di legge “Introduzione del reato di corruzione privata nell’ordinamento sammarinese” / Approvato con 11 voti a favore, zero contrari e 2 astenuti./ Relatore unico Marianna Bucci

Sds Nicola Renzi dà lettura della relazione del Pdl

“La proposta legislativa che è posta all’attenzione del Consiglio Grande e Generale nella seduta odierna risponde al primario obiettivo di introdurre nell’ordinamento sammarinese una categoria di reato attualmente mancante, cioè a dire quello di corruzione privata.            
La corruzione in ambito privato concerne quelle condotte criminose che comportano una sanzione in materia di corruzione ma che non hanno quale soggetto interessato un pubblico ufficiale. La tradizione giuridica sammarinese ha sempre ed esclusivamente limitato l’ambito di punibilità della corruzione a quello meramente pubblico. In linea con i più evoluti modelli internazionali, pare ora opportuno estendere la punibilità di condotte corruttive anche nel settore privato, in ragione dell’ importanza di dare tutela a valori etici universali come la fiducia e la lealtà, che sono indispensabili per un positivo mantenimento e sviluppo delle relazioni sociali ed economiche. La corruzione privata, infatti, rappresenta una ferita per l’intera società – anche in assenza di un pregiudizio di natura pecuniaria per le vittime – e la sua incriminazione si rivela dunque necessaria per assicurare il rispetto della concorrenza leale fra le attività economiche. Trattasi di una categoria di reato proveniente da esperienze normative diverse anche da quella italiana, dove pure è stata introdotta in tempi recentissimi.            
Con l’introduzione della Corruzione privata e con altre disposizioni di corredo, questo progetto di Legge, punta quindi a recepire le raccomandazioni emanate dal Gruppo di Stati contro la Corruzione del Consiglio d’Europa (GRECO) nei confronti del nostro Paese nel Rapporto sul Terzo Ciclo di Valutazione, adottato a Strasburgo il 18 marzo 2016, in occasione della 71a riunione plenaria, aventi ad oggetto le incriminazioni stabilite dagli strumenti normativi del Consiglio d’Europa in materia di lotta alla corruzione – Convenzione Penale sulla Corruzione e relativo Protocollo Addizionale.  L’adozione del Rapporto in seduta plenaria era stata preceduta, come da regolamento del GRECO, da una visita di valutazione in territorio sammarinese svoltasi sei mesi prima (fine settembre-inizio ottobre 2015), in occasione della quale i valutatori dell’organismo di monitoraggio del Consiglio d’Europa avevano avuto la possibilità di incontrare e interloquire approfonditamente, in materia di incriminazioni, con una delegazione della Magistratura del Tribunale, capeggiata dal Magistrato Dirigente.            
La Convenzione Penale sulla Corruzione e il relativo Protocollo Addizionale, fatti a Strasburgo, rispettivamente, il 27 gennaio 1999 e il 15 maggio 2003, costituiscono il principale quadro giuridico europeo di riferimento per la lotta alla corruzione, il quale consente di coordinare l’azione penale degli Stati Palie nei confronti di diverse pratiche corruttive. l suddetti strumenti giuridici si preoccupano di uniformare le varie fattispecie di comportamenti legati ai reati di cormzione previsti nei diversi Stati, nonché le misure di contrasto e repressione del fenomeno, e di migliorare la cooperazione tra gli Stati nel perseguimento della corruzione. La Repubblica di San Marino, dopo aver finnato la Convenzione Penale sulla Corruzione il 15 marzo 2003, ha ratificato entrambi gli strumenti nonnativi con Decreto Consiliare 26 luglio 2016 n.94.            
La ratifica della Convenzione Penale sulla Corruzione era stata raccomandata, oltre che dal GRECO, anche dal Consiglio Grande e Generale, il quale, nella propria seduta del 30 ottobre 2015, aveva adottato all’unanimità un Ordine del Giorno con cui impegnava il Congresso di Stato a presentare un progetto di legge che integrasse la legislazione nazionale con alcune fattispecie previste dalla predetta Convenzione: in particolare, la fattispecie concernente la corruzione in ambito privato.            
L’articolato del presente progetto di legge mira nello specifico a recepire la raccomandazione V che il GRECO, nel suo Rapporto di Valutazione sulle Incriminazioni, ha emanato nei confronti della Repubblica di San Marino, introducendo nell’ordinamento sammarinese e, quindi, nel Codice Penale, proprio questa fattispecie di reato con le relative sanzioni. La struttura dell’articolato ricalca pedissequamente quella della Convenzione Penale sulla Corruzione, nell”ottica di adeguarsi perfettamente alla relativa raccomandazione. Articolo 1, al primo comma, racchiude tutte le categorie di attori ricomprese nella definizione generale – utilizzata dalla Convenzione Penale sulla Corruzione – di “direttore o dipendente di un ente privato”, definizione che viene chiaramente precisata nel paragrafo S4 del rapporto esplicativo che accompagna il testo della Convenzione.L’art. 2 del progetto di legge, modificando l’art. 374 ter del Codice Penale, risponde alla raccomandazione VI del Rapporto di Valutazione sulle Incriminazioni GRECO, la quale chiede di considerare esplicitamente reato penale la corruzione attiva e passiva degli arbitri nazionali e stranieri e dei giurati stranieri in conformità agli articoli 4 e 6 del Protocollo Addizionale alla Convenzione Penale sulla Corruzione. L’art. 3 intende recepire la raccomandazione Il del Rapporto di Valutazione sulle Incriminazioni GRECO, garantendo che tutti i reati di corruzione siano interpretati in modo tale da contemplare esplicitamente i casi di corruzione commessi attraverso intermediari, nonché i casi in cui il vantaggio non sia destinato al funzionario stesso ma a terzi. L’art. 4, infine, mira a recepire la raccomandazione VI del GRECO, che richiede di estendere la giurisdizione sammarinese a tutti i reati di corruzione commessi all’estero: (i) da cittadini sammarinesi, pubblici ufficiali sammarinesi o membri di assemblee pubbliche, ai sensi delI’articolo 17, paragrafo l, lettera b, della Convenzione; (ii) o che coinvolgono pubblici uftìciali sammarinesi o qualsiasi altra persona di cui all’articolo 17, paragrafo l, lettera c, della Convenzione.            
Al termine di questa illustrazione dei motivi e dei contenuti del progetto di legge appena presentato, confido nello svolgimento diun proficuo dibattito sui relativi contenuti, tìnalizzato ad un positivo accoglimento da parte del Consiglio Grande e Generale quando l’iter di adozione sarà completato.

Margherita Amici, Rf L’aggiornamento del nostro codice penale, in particolare su queste fattispecie penali, credo sia un passo importante per San Marino, in quel percorso di trasparenza e lotta ai fenomeni corruttivi che, come individuato in questo Pdl, non interessano solo la pubblica amministrazione e soggetti che rivestono funzioni pubbliche, ma sono fenomeni presenti anche nelle dinamiche di rapporti privati che hanno forte offensività perché vanno di fatto a falsare tutta una serie di dinamiche economiche che creano danno alla società e allo Stato stesso, perché le dinamiche soo alterate da atti corruttivi. Parlo a nome del mio gruppo e di tutta la maggioranza quando dico che è un pdl che va a innovare il codice penale e merita tutto l’appoggio che possiamo esprimere.

Marianna Bucci, Rete Anche a nome del movimento Rete, salutiamo benevolemente questo Pdl. Il nostro gruppo si è speso negli anni più volte per chiedere l’introduzione di questo reato, anche con Odg, finché non si è arrivati in Finanziaria con un emendamento accolto dall’Aula che dava mandato di introdurre il reato di corruzione privata nel nostro ordinamento. Spiace non ci sia l’indicazione di questo nella  relazione del Segretario. Mi sono sempre chiesta perché in un Paese come nostro non ci fosse inserito nel codice penale il reato di corruzione, la risposta che mi sono data è che la corruzione è più istituzionalizzata e tollerata di quanto vogliamo ammettere. Ma se guardiamo i numeri sembra sia un fenomeno inesistente, l’andamento indicato nella Relazione sulla giustizia riguarda un numero di casi che non supera quello delle dita di una mano. E’evidente che la valutazione non può basarsi sui numeri che rischiano di indurci a sottostimare il fenomeno.O ggi stiamo facendo passo culturale importante in positivo. Dovrei dare lettura di un Odg: “La Commissione consiliare Permanente Affari costituzionali (..), a conclusione del dibattio dell’esame del Pdl “Introduzione del reato di corruzione privata”, (…)

impegna il governo ad attivare un tavolo permanente che riunisca a cadenza periodica i rappresentanti di assocciazioni di categoria, delle organizzazioni sindacali, dell’Associazione bancaria sammarinese e i dirigenti Pa affinchè appronti iniziative di sensibilizzazione in tema di corruzione dedicate al mondo delle imprese e dei lavoratori pubblici e privati; analizzi cause ed effetti del fenomeno corruttivo e si confronti al fine di formulare indirizzi utili al miglioramento degli strumenti di contrasto della corruzione in tutti i settori economici,

impegna il governo di informarsi circa la possibilità di intraprendere l’iter di adesione della Repubblica di San Marino all’organizzazione Transparency Global, che annualmente rileva l’indice di percezione della corruzione, comunicando alla I Commissione consiliare permanente l’esito di tale valutazione”. E’ un Odg aperto a modifiche.

Teodoro Lonfernini, Pdcs Capisco che il paese ha bisogno di essere conforme ad un andamento di carattere internazionale, ma sarò una voce fuori campo: se guardo il tessuto economico rimasto, continuare con una certa insistenza con la vessatorietà delle nostre norme che in 15 anni hanno visto proliferare un’attività normativa tendente a regolare di tutto e di più, io sono spaventato e un po’ titubante. Leggendo l’articolato, venendo anche da una formazione di materia giuridica, io faccio fatica a comprendere il senso vero e proprio della necessità di istituire il reato di corruzione privata, distinguendolo dal reato di corruzione pubblica, come se ci fosse qualcosa di diverso. Se sei disonesto, lo sei sia in funzioni pubbliche che private.            
Noi continuiamo ad appesantirci tanto che operatori, imprenditori, banchieri non riescono più a lavorare, anche uno che si è sempre preoccupato di lavorare seriamente. Viviamo in un micro Stato, tutti gli organismi avranno letto questo atto normativo e a me è giunto all’orecchio che i professionisti si chiedono di cosa stiamo parlando. Noi andiamo avanti come legislatore e non guardiamo quello che abbiamo intorno e poi speriamo che la nostra economia sia in grado di ripartire. Attravero azioni vessatorie continue. Il mio gruppo non ha presentato emendamenti, perchè sia che la miglioriamo o la peggioriamo, a noi poco interessa, sono contrario ad atti di questo genere, il paese non ne può più. Non voterò favorevolmente al Pdl, ma non perché non sono contrario alla corruzione, ma perché non ci deve essere per tutto una distinzione.

Dalibor Riccardi, Gruppo Misto E’ un tema sicuramente importante, l’intervento che mi ha preceduto, per chi non lavora direttamente come libero professionista, può stonare. Comprendo quello che dice in parte il collega quando cerca di far capire che gli adempimenti diventano sempre più impegnativi e corposi, credo però che il recepire degli argomenti come questi, che arrivano da contesti internazionali, devono sempre essere contestualizzati nel nostro contesto. Le nostre storie giudiziarie ci fanno comprendere che i numeri non corrispondono alla realtà e che questa modalità fosse insita al nostro interno, anche per questo reputo giusto introdurre normative che sanzionino questi comporamenti. Io voterò il provvedimento, anche se parte delle osservazioni di Lonfernini le capisco. Non si deve arrivare che non ci si riesce più ad orientare nel nostro sistema normativo.  

Roberto Joseph Carlini, Ssd Perchè sanzionare solo il momento in cui il corrotto è un funzionario pubblico? Se entrambi- corrotto e corruttore- sono soggetti privati, non è altrettanto da condannare come il primo caso?  Poi si può discutere se la corruzione privata possa o meno essere direttamente applicabile, se un funzionario pubblico viene corrotto è più facile individuarlo, più difficile nel libero mercato dimostrare la corruzione.. Ci sono casi eclatanti anche nell’ultimo periodo a San Marino, dove persone private hanno creato difficoltà nel farsi corrompere- e nessuno dei due era un soggetto pubblico e questo comportamento non è ancora sanzionato dal nostro ordinamento. Non vedo quindi questo sovraccarico normativo, viene introdotta una nuova fattispecie di reato per colmare una lacuna normativa.

Marina Lazzarini, Ssd Credo sia importante guardare quello che nella nostra storia anche recente è successo: quello che ci ha portato in black list era dovuto al fatto che non avevamo gli anticorpi per affrontare certe situazioni. Quello che è sttao fatto contro la corruzione in ambito pubblico, rimedio importantissimo, e considerando anche le raccomandzioni da organismi internazionali, come il Greco, che ci ha indicato di estenedere reato in mabito privato, è stato solo in funzione di creare gli anticorpi necessari contro la corruzione. Troviamo l’Odg del consigliere Bucci interessante, può essere importante sottoscriverlo insieme.

Sds Nicola Renzireplica La corruzione privata è una piaga quanto la corruzione pubblica, al di là di questa valutazione, questo testo di legge emerge da necessità scaturite dal monitoraggio del Greco. Noi sappiamo che con questi organismi non dobbiamo scherzare, in un passato non troppo lontano abbiamo scherzato anche troppo e sappiamo cosa ha comportato. Capisco la contrarietà del consigliere Lonfernini, l’indicazione politica è stato di limitarsi nel testo alle raccomandazioni del Greco che sono piuttosto ampie. Nell’applicarle possiamo essere più realisti del Re, ma anche sapere i rischi che ciò comporta. Ringrazio il Dipartimento e l’ambasciatore Eros Gasperoni che segue le tematiche del Greco per il lavoro che ha fatto, perché credo il testo sia equilibrato tra l’esigenza di voler e dover perseguire una fattispecie di reato defininendolo tale e poi bilanciare la situazione. Un conto è evidenziare un quantum come contropartita corruttiva, un conto è prometterlo.

 

Dichiarazione di voto

Teodoro Lonfernini, Pdcs

Il nostro gruppo è contrario a questa metodologia di trasparenza-omologazione-conformità a tutti gli standard internazionali, un modo che forse bisogna un po’ ripensare. E’ un concetto che in tanti grandi paesi stanno un po’ riapplicando, rispetto al ‘giochino’ di passare dalla totale deregulation alla regulation eccesiva. I grandi paesi fanno presto ad applicare e disapplicare, noi invece veniamo sempre a compromessi e abbiamo i nostri tempi di applicazione e noi, quando loro disapplicano, ci dobbiamo adeguare. Siamo completamente in ballo ad un’eccesiva attività normativa che non comprendo più e che non condivido. Ma non vogliamo passi il concetto per cui la Dc sia contraria alle regole di trasparenza e alla conformità e agli adeguamenti agli standard per avere un ordinato senso di credibiltà da parte del nostro Paese. Siamo contrari alla metodologia nel regolamentare tutta la vita del Paese.  La scelta del nostro gruppo è di astenersi al voto finale, ma vi invitiamo a valutare fra qualche tempo una corretta applicazione e una piena funzionalità e i benefici che possono comportate questi atti normativi. Il testo di legge riporta fatti già regolamentati, e voglio vedere quanto porterà ad un miglioramento del paese e di tutti quei fenomeni che dobbiamo contrastare.

Margherita Amici, Rf

Visto che è stato più volte palesato l’accoglimento di questo Pdl, ci tenevo a fare una precisazione: quando ho detto che determinate fattispecie di reato già esistono nel nostro ordinamento, mi riferivo non a fattispecie di corruzione privata, ma al caso in cui una società come soggetto può essere imputato di reato, cosa che prima non era possibile.

Marina Lazzarini Ssd

Voteremo favorevolmente la legge. In passato molti eventi non hanno fatto brillare gran parte della popolazione, ciò non significa che noi non si debba costurite gli anticorpi che dovranno servire a dare come risultato un Paese che ha le caratteristiche di un paese corretto, con persone che rispettino le regole dello Stato, senza cercare strade secondarie non adeguate.

Marianna Bucci, Rete

E’ una legge che migliora l’assetto normativo esistente, introduce un reato che non c’era, un reato ripugnante in macro e micro economie. Capisco la volontà di ribadire l’autonomia del nostro Stato su certe attività e di alleggerire le normative, ma qui si parla di altro, ci sarà un reato che prima non c’era, bisogna lavorare affinché le norme non cadino nel vuoto.

Dalibor Riccardi, Grupo Misto

Voterò favorevolentne al Pdl, mi auguro che questo strumento possa essere usato come deterrente rispetto a questa fattispecie e che possa contrastare in maniera importante un’omertà presente rispetto questo tipo di reato.

Luca Boschi, C10

E’ un pdl che si inserisce in modo coerente nel percorso intrapreso dal nostro sistema normativo, voteremo favorevolmente

 

Repubblica di San Marino, 21 Marzo 2019/01

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