Csu: “Governo immobile mentre il paese affonda”

Csu: “Governo immobile mentre il paese affonda”

“C’è l’urgenza di trovare una soluzione complessiva per Banca CIS e per salvare i 103 milioni di risorse previdenziali allocati in questo Istituto di Credito. Per le sorti di Banca CIS i tempi stringono”.

Con una nota la Centrale Sindacale Unitaria afferma che  “il Governo non si smentisce mai: a parole si spertica in grandi dichiarazioni di disponibilità, ma nella realtà nega completamente il confronto. L’ennesima dimostrazione l’abbiamo avuta con gli ultimi sviluppi della vicenda banche, che rischia sempre più di portare il paese nel baratro.

Lo scorso 26 febbraio la CSU ha inviato una richiesta al Governo di avviare un tavolo di confronto sulla situazione del sistema bancario, sulla tutela dei fondi pensionistici investiti in tutte le banche e nello specifico sulla crisi di Banca CIS, in cui sono depositati 103 milioni di fondi pensione tra primo e secondo pilastro, con una raccolta bancaria di diverse centinaia di milioni di euro”.

“Ciò – continua la nota – sottolienando al contempo la necessità di modificare il cosiddetto Decreto Salva banche, e ponendo tra i temi del confronto anche la proposta di ABS di utilizzare i fondi pensioni, o parte di essi, per favorire la cessione degli NPL immobiliari in pancia nelle banche; ipotesi, questa, che la CSU ha già fermamente respinto.

In risposta a questa richiesta, il Governo ha convocato uno specifico incontro lo scorso 11 marzo. Ma anche in quella occasione è andato in scena il solito copione: a parole l’Esecutivo ha espresso condivisione per le preoccupazioni della CSU, impegnandosi ad avviare un tavolo di confronto sulle grandi e complesse tematiche sollevate, poi nei fatti ha messo tutto a tacere”.

Leggi il comunicato integtrale

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