Avvocato pesta senzatetto poi inventa tentata rapina: inchiodato da testimoni

Avvocato pesta senzatetto poi inventa tentata rapina: inchiodato da testimoni

Avvocato pesta senzatetto poi inventa tentata rapina: inchiodato da testimoni

Il legale 37enne aggredisce in pieno centro un 44enne che gli chiede una sigaretta. Ora è a giudizio per calunnia

PATRIZIA LANCELLOTTI Una “semplice” reazione alla tentata rapina da parte di un senzatetto, una spinta per allontanare l’uomo che cadendo ha sbattuto la testa, poi lasciato lì a terra svenuto. La ricostruzione dell’avvocato ha tenuto però per poche ore perchè quanto avvenuto nel pomeriggio del 27 gennaio dello scorso anno si è rivelata una aggressione gratuita, come testimoniato da due passanti che hanno fornito la stessa ricostruzione subito dopo il fatto ai carabinieri. E l’avvocato si ritrova ora a processo con l’accusa di calunnia. Secondo gli inquirenti la sua versione è stata infatti alterata per passare da aggressore a vittima e giustificare una violenza gratuita. E’ stata una delledue persone che hanno assistito casualmente al fatto, avvenuto in Corso d’Augusto nei pressi di piazza Cavour, a decidere di seguire il 37enne, legale riminese, dopo averlo visto «gridare e sferrare ripetuti pugni al volto mentre il malcapitato, senza avere modo di difendersi o controbattere all’aggressione subita, cadeva al suolo battendo contro un muro e perdendo i sensi»

Articolo tratto da Corriere Romagna

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