Torna la sirena del Nautofono Suono d’esordio per accogliere la Pasqua

Torna la sirena del Nautofono Suono d’esordio per accogliere la Pasqua

Torna la sirena del Nautofono Suono d’esordio per accogliere la Pasqua

La Consulta la consegna al Comune dopo sette anni di lotta con uffici e burocrazia

MARCO LETTA C’è voluto un bel po’ di tempo, sette anni, ma alla fine il Nautofono è tornato a casa. Ieri mattina al Clubnautico, la Consulta deglioperatori del Porto l’ha consegnato al Comune e se non succederà nulla di inimmaginabile, la sirena “lunga e dolce” sarà lanciata nella notte per inaugurare il fine settimana di Pasqua. La lunga storia La “narrazione”di Andrea Gnassi è lunghetta, come non accadeva da tempo. Soprattutto coglie di sorpresa, perché riesce a fare diventare il Nautofono il simbolo della trasformazione di Rimini da “città di mare” a “città sul mare”. «Mi fa strippare» esordisce il sindaco. “Strippare”è la sintesi di un ragionamento che parte nel 2013, quando in tutta Italia cominciano a smontare i Nautofoni, l’Italia è in crisi, Rimini scarica in mare ecerca una via diuscita e di sviluppo, mette al centro l’Adriatico, comincia a chiudere gli sforatori (processo che finirà nel 2020) e piazzale Boscovich è abbandonato al degrado. (…)

Articolo tratto da Corriere Romagna

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