Il PSD sul caso titoli Demeter

Il PSD sul caso titoli Demeter

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di PSD.

(c.s.) Il PSD prende atto di quanto dichiarato dal Capogruppo di Civico 10 Matteo Ciacci circa la vendita di uno dei due titoli Demeter su cui è in corso l’indagine penale da parte del Tribunale tramite il Commissario Morsiani.

E’ evidente che se la notizia fosse confermata, e non abbiamo motivo di non credere a quanto comunicato, significa che la Dirigenza di BCSM ha ritenuto opportuno procedere a monetizzare quanto prima per salvaguardare il patrimonio di venti milioni di Euro investiti senza avere perdite.

Lo ha fatto, stando a quanto riportato da RTV, approfittando di un momento favorevole dei mercati mentre, fino a prima, il titolo non era vendibile senza avere perdite sul capitale.

Cosa apprezzabile, perché ha messo in sicurezza venti milioni di Euro, ma che non deve fare dimenticare che quei titoli sono stati acquistati in palese conflitto di interessi, violando le normative interne dell’Istituto che devono salvaguardare proprio gli investimenti fatti con denaro pubblico.

Questi aspetti restano in attesa sia delle attività del Tribunale, ma anche delle azioni amministrative che potrà e dovrà fare la stessa Banca Centrale. 

Così come resta da chiarire un aspetto che è emerso dalla lettura delle due ordinanze relative a questa indagine e pubblicate sui media, in cui emergerebbe che in fase di acquisto si sarebbe verificata una perdita per la Banca Centrale di circa 400.000 Euro per non aver ponderato adeguatamente il rischio del cambio.

Questa cessione ha anche il significato di interrompere una continuità con la passata gestione da cui ci attendiamo l’apprezzamento anche da parte del Governo, smentendo così gli insistenti rumors che vedono invece narrare di una sfiducia da parte della maggioranza nei confronti della Banca Centrale.

Una sfiducia che sarebbe drammaticamente deleteria proprio mentre si deve concludere il negoziato con l’Unione Europea, nel quale i temi dell’accesso al mercato finanziario, della vigilanza e del sostegno al comparto bancario in caso di necessità sono di primaria importanza per San Marino ed in cui il contributo della Banca Centrale è irrinunciabile.

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